Ore di riflessione per la politica locale chiamata nel breve volgere di due mesi a esprimere programmi, allestire alleanze e, soprattutto, indicare i candidati alla carica più ambita del palazzo di città, quella di sindaco. Mercoledì è tornato a riunirsi il Tavolo dei Moderati allargato, nell’occasione, al movimento Tutti Insieme. Per i centristi erano presenti il coordinatore provinciale di Italia Viva, Giuseppe Ventura, il responsabile di Rinnova, Giampaolo Alario, Piero lo Nigro dei socialisti e ancora Rochelio Pizzardi, Massimo Catalano e Grazio Trufolo, quest’ultimo storico responsabile dei liberali. Per Tutti Insieme erano presenti il presidente, Alessandro Vella e il segretario, Antonino Cocchiara. Questi ultimi oltre a ringraziare il tavolo per l’ospitalità e l’invito, si sono dichiarati molto interessati a far parte di una possibile alleanza di Centro riservandosi però di sentire a stretto giro i loro iscritti in un’assemblea che dovrebbe celebrarsi tra sabato e domenica. Nei primi giorni della settimana prossima, entro martedì, torneranno a riunirsi con il Tavolo dei centristi per sciogliere eventuali riserve ed eventualmente imbastire i dettagli del patto elettorale. Tutti Insieme non pone veti o discriminanti ma indica nell’area moderata la base di un’alleanza, libera da estremismi o populismi. Ciò allo scopo di dare un’amministrazione qualificata alla città. Il tavolo dei moderati ha pertanto sospeso le consultazioni in attesa che si possa pervenire a una risposta da Tutti Insieme e poi procedere a ulteriori incontri. Dell’alleanza fanno parte anche il movimento Ripartiamo da Zero, fondato in occasione delle ultime elezioni amministrative dall’imprenditore Maurizio Melfa oltre a varie forze politiche tra cui Noi Moderati, rappresentato in queste trattative dal coordinatore provinciale ed ex sindaco Angelo Fasulo.

A sinistra prende sempre più forma il cartello dei progressisti con Pd, M5S e Una Buona Idea. Due in corsa per la candidatura alla carica di sindaco: Peppuccio Arancio e Terenziano Di Stefano, con Miguel Donegani, terzo incomodo e già candidato in pectore del movimento politico Per – Progressisti e riformisti.