Vallelunga, salva l’autonomia dell’istituto comprensivo. Il sindaco: «Ha vinto il territorio»
di Redazione
Salva per fortuna l’autonomia scolastica dell’istituto comprensivo di Vallelunga, Villalba e Marianopoli. Lo annuncia con orgoglio il sindaco del principale centro dell’hinterland, Pippo Montesano. «Una battaglia – racconta il primo cittadino di Vallelunga – condotta in prima persona, con al mio fianco l’assessore alla Pubblica istruzione e vicesindaca, Rosa Izzo, con tenacia e determinazione. Con noi, sempre impegnati, i colleghi sindaci di Villalba, Maria Paola Immordino e Salvatore Noto, di Marianopoli, che ringrazio. Prezioso il sostegno di molti colleghi sindaci della provincia, dei sindacati del comparto Scuola e della politica, il cui ruolo, in questi casi, è spesso determinante. Per questo ringrazio l’onorevole Michele Mancuso, che ci è stato sempre vicino, dimostrando la sua sensibilità e vicinanza alla problematica».
Mancuso – afferma Montesano – è sempre stato al loro fianco durante gli incontri con l’assessore regionale Girolamo Turano, delega alla Pubblica istruzione e alla Formazione professionale.
«Siamo convinti – dice il sindaco di Vallelunga – che il problema sia solo rimandato. Adesso ci godiamo comunque la soddisfazione di aver incassato questa vittoria ed evitato così i disagi ai nostri cittadini come nel caso fossimo stati accorpati a un istituto di Mussomeli o Santa Caterina Villarmosa. Un sentito ringraziamento va all’assessore Turano che ha dimostrato sin dai primi incontri molta disponibilità».
«Nell’arduo compito – afferma l’assessore regionale Turano – di contemperare da un lato la necessità di riduzione del numero complessivo di autonomie e dall’altro di rispettare i vincoli dimensionali definiti dalla norma regionale, le operazioni effettuate in sede di Conferenza regionale sono state tutte improntate a un principio di rigorosa tutela delle realtà territoriali più piccole, ubicate in aree montane o la cui permanenza nel territorio rappresenta un importante presidio di legalità. Abbiamo provveduto alla soppressione di tutte le scuole medie e di quasi tutte le direzioni didattiche, così come previsto dalla legge regionale 6 del 2000, mantenendo solo quelle particolarmente grandi delle città metropolitane di Palermo e Catania o quelle presenti in zone ad alto rischio di dispersione scolastica».
«Vorrei confermare – conclude – che non chiuderà alcun plesso scolastico».