In cella con altri 23 detenuti e un foro a terra come toilette. Odissea di un giovane detenuto
di Redazione
Sono condizioni carcerarie disumane quelle denunciate da una madre, in ansia per il destino del proprio figlio. Ornella Matraxia, 55 anni, lancia un appello alle autorità italiane: «Mio figlio detenuto in condizioni pessime». Il giovane, Filippo Mosca, 29 anni è in carcere a Costanza, in Romania, dopo una condanna in primo grado a 8 anni e 6 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. La famiglia è originaria della provincia di Caltanissetta. La madre vive in Inghilterra con le altre due figlie. Mosca è invece ristretto in una cella di 30 metri quadrati con altri 23 detenuti: hanno dei letti di fortuna e solo un foro sul pavimento per i bisogni fisiologici.
«Hanno a disposizione – dice la madre – un buco sul pavimento, sempre intasato, perché non viene mai pulito».
Condizioni proibitive, che generano tensione e risse tra i detenuti. Nei giorni scorsi Mosca è stato picchiato, hanno pure tentato di accoltellarlo. Poi è stato curato in infermeria e gli hanno cambiato cella. L’appello della madre è stato accolto dal deputato di Italia Viva, Roberto Giachetti, il quale ha annunciato un’interrogazione parlamentare. Della vicenda si è interessata Rita Bernardini, presidente di Nessuno Tocchi Caino che sta mettendo a disposizione un legale per intervenire con la Corte europea dei diritti dell’uomo.