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Massoneria: battaglia all’ultimo voto per eleggere il nuovo gran maestro del Goi


di Redazione

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10 Mar 2024

Una lotta all’ultimo voto per l’elezione del nuovo gran maestro del Grande Oriente d’Italia (Goi) che sembra aver fatto emergere lo scontro politico fra le fazioni interne alla più importante loggia massonica d’Italia. Il Goi anche a Gela e nell’hinterland raccoglie diversi adepti. Sono infatti attive le logge «Progesso e Libertà» (Gela), «Salvatore Quasimodo» e «Arnaldo da Brescia» (Licata), «Giuseppe Mazzini» e «Perseveranza» (Caltanissetta), solo per citarne alcune.

Una partita serrata, quella per sostituire il gran maestro uscente, il toscano Stefano Bisi, da dieci anni alla guida del Goi.

Battaglia sul filo dell’ultima preferenza che, almeno in apparenza, sarebbe stata vinta da Leo Taroni, imprenditore di Ravenna alla guida della sua lista “Noi Insieme”, che ha incentrato il suo programma sulla trasparenza e la lotta alle infiltrazioni mafiose nelle logge. La lista di Taroni si è presentata in contrapposizione a quella di Antonio Seminario, gran maestro aggiunto, come si dice in gergo massonico: in sostanza, il numero due di Bisi, il quale lo ha sostenuto con forza, “nel segno della continuita’”. Alle elezioni che si sono svolte il 3 marzo scorso erano 17.350 gli aventi diritto di voto, ovvero tutti i massoni col grado di maestro. I dati pubblicati da “Il cavaliere nero” – canale Telegram spesso ben informato sui fatti del Goi – mostrano, tuttavia, che solo in 13.723 si sono recati alle urne, mentre 3.627 hanno preferito astenersi, una quota superiore al 20 per cento. I dati definitivi, ma non ufficiali, consegnerebbero la vittoria a Taroni ma per soli 15 voti: 6.482 (pari al 47,23 per cento), contro i 6.467 assegnati a Seminario (il 47,13 per cento).

Dati non ufficiali, quindi, contestati a stretto giro dallo stesso Bisi che, in una durissima nota, ha dichiarato che “al termine delle operazioni elettorali di apertura delle buste ad opera degli uffici elettorali circoscrizionali, sono stati diffusi con l’abusivo uso dell’emblema del Grande oriente d’Italia asseriti exit poll attestanti risultati non verificati dalla commissione elettorale nazionale (…), l’unico organo associativo deputato a risolvere eventuali contestazioni e determinare la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista”. Il confronto a distanza fra Taroni e Bisi, tuttavia, e’ proseguito anche nei giorni successivi: martedi’ 5 marzo, infatti, e’ circolato sui social un audio attribuito a Taroni in cui questi si sarebbe autoproclamato Gran maestro. Sui suoi profili ufficiali, tuttavia, l’imprenditore ravennate ha disconosciuto la registrazione, identificandola come un audio prodotto con l’intelligenza artificiale. Bisi, al contempo, ha diramato un nuovo comunicato in cui riferisce di “un file audio contenente la registrazione di un messaggio vocale di un sedicente candidato autoproclamatosi Gran maestro”, grazie a un vantaggio determinato da “schede ingiustamente annullate ed il cui computo gli sarebbe stato garantito come valido dalla commissione elettorale nazionale”. Una cosa poco credibile, visto che l’organismo non si e’ ancora riunito. Il Gran maestro uscente ha concluso la nota invitando “a non dar credito a tali fake news o improprie esternazioni e ad attendere l’esito dell’attivita’ di verifica della commissione elettorale nazionale”. Una dichiarazione al vetriolo e dai toni aspri, quella di Bisi che, con le sue parole, sembrerebbe accusare Taroni di aver proclamato la vittoria senza aspettare il parere della commissione nazionale che si riunira’ domani per effettuare lo spoglio.

Il voto per l’elezione del Gran maestro, infatti, prevede una suddivisione in collegi elettorali regionali che controllano le preferenze delle rispettive circoscrizioni e, successivamente, le inviano alla commissione elettorale nazionale che procede alla verifica ed al conteggio. Lo spoglio di domani, tuttavia, potrebbe trasformarsi da una mera ratifica dei conteggi elettorali in un regolamento di conti fra le due fazioni contrapposte. Entrambi i candidati, infatti, hanno superato il quorum del 40 per cento delle preferenze necessario per assegnare la vittoria al primo turno elettorale. Significativa e’ anche la geografia del voto: Taroni ha vinto in Sardegna, in tutto il nord e nel centro Italia – anche nella Toscana del Gran maestro uscente Bisi – eccezion fatta per l’Umbria. Seminario, invece, ha vinto in Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Da notare che quasi il 50 per cento dei voti ottenuti da Seminario provengono proprio da Calabria e Sicilia, contro i soli circa 700 voti assegnati a Taroni. Da questi numeri si evince che il Sud ha nel Goi un peso ben superiore al numero di abitanti. Basti pensare che nel solo trapanese vi sono 16 logge massoniche, una concentrazione tra le piu’ elevate rispetto al numero di abitanti e la cui esistenza e’ emersa dopo l’arresto del super latitante di Cosa nostra Matteo Messina Denaro, avvenuto il 16 gennaio del 2023. La partita fra Taroni e Seminario, tuttavia, dovrebbe essere determinata dal parere della commissione nazionale su 28 voti assegnati a Taroni in Abruzzo, ma contestati a causa di un tagliandino che avrebbe dovuto essere staccato dalla scheda. L’elezione del nuovo Gran maestro del Goi, peraltro, non e’ solamente una questione di assetti massonici o potenziali tentativi di conquistare uno strumento d’influenza, ma anche una partita finanziariamente importante. Il Grande oriente d’Italia, infatti, ha un patrimonio immobiliare valutato tra i 250 e i 300 milioni, e ogni anno incassa quote d’iscrizione per circa 20 milioni. Un tesoretto che il prossimo Gran maestro si troverà a gestire.


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Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.