Gela, rapporti al limite tra Comune e Impianti. Picone: «Non ci pagano da tre mesi»
di Redazione
«Voglio denunciare pubblicamente l’azione degli uffici del Comune di Gela che, oltre ad emettere sanzioni pretestuose e a tratti assurde per oltre 200.000 euro in tre mesi, a fronte di un canone mensile di circa 798.000 euro, non hanno ancora emesso i certificati di pagamento per le mensilità di dicembre, gennaio e febbraio». Lo afferma Giovanna Picone, amministratore unico della Impianti Srr, paventando possibili ritardi nei futuri pagamenti del personale.
«Si capisce bene – dice – il danno economico che sta provocando alla Impianti Srr che, nonostante la stessa abbia mantenuto, sino ad oggi, la puntualità nei pagamenti agli operatori, nei prossimi giorni, se perdura ancora questa situazione, non sarà più in grado di fare fronte ai propri obblighi, essendo costretta, in ultima ipotesi all’espletamento dei servizi minimi essenziali, come stabilito dal contratto e cioè esclusivamente la raccolta della frazione organica».
«Alle nostre richieste di un suo autorevole intervento il sindaco continua a sostenere di non potere intervenire sugli aspetti gestionali, non mancando, però, di stressarci con le continue richieste di adozione di rotatorie, spazi verdi e parchi giochi e accusandoci di un servizio inefficiente e che “stenta a decollare”. Quanto sopra detto per preannunciare ogni azione volta alla tutela e salvaguardia della immagine della società da me amministrata e dei diritti dei lavoratori messi a rischio dall’azione amministrativa del Comune di Gela, a danno della stessa società».