Gela, sarà bagarre tra 5 o 6 candidati. Nel capoluogo sfida tra Gambino, Tesauro e Petitto
di Redazione
Saranno poco meno di mezzo milione gli elettori chiamati alle urne l’8 e 9 giugno prossimi per le elezioni amministrative. Per l’esattezza 484.218 votanti divisi in 37 piccole e medie città per una competizione abbinata alle Europee 2024. Gela è il centro maggiore per numero di abitanti tra quelli chiamati alle urne. Tra le città medie e i paesi chiamati al voto, 32 andranno per scadenza naturale del mandato, cinque attualmente commissariati. La maggior parte, 29, andranno al voto con il sistema maggioritario previsto per piccoli centri, otto con il proporzionale. Le sfide numericamente più importanti sono, appunto, quelli di Gela, seguiti da Caltanissetta, unico capoluogo, Mazara del Vallo, nel Trapanese, Bagheria e Monreale, in provincia di Palermo. Ormai definitivamente archiviata la speranza per alcuni sindaci di potere ottenere la possibilità di un terzo mandato: la conferenza dei capigruppo dell’Ars ha deciso di rinviare la discussione sulla modifica della legge elettorale, se ne riparlerà per la prossima tornata di Amministrative. A Caltanissetta il sindaco uscente, Roberto Gambino, porta il vessillo del Movimento cinque stelle e intende ricandidarsi. Il Pd potrebbe puntare su Annalisa Petitto, mentre nel centrodestra fronte compatto sul nome dell’avvocato Walter Tesauro, indicato da Forza Italia e accreditato, secondo i rumors, di almeno 6 liste. Grande incertezza a Gela. In casa Pd sono ricorrenti le voci su due ex deputati regionali: Lillo Speziale e Miguel Donegani. Sul fronte del centrodestra il sindaco uscente, Lucio Greco, guarda con attenzione alla possibilità di una ricandidatura ma i partiti della coalizione non hanno ancora trovato l’intesa. Anzi, Fratelli d’Italia ha già indicato il capogruppo consiliare, Vincenzo Casciana. Ma esiste una terza gamba del centrodestra, accreditata di alcune migliaia di voti, pronta a puntare sul consigliere Salvatore Scerra. Un’ala che fa riferimento all’ex deputato Pino Federico e può contare sui Liberali dell’ex assessore Grazio Trufolo, e su due big del consiglio comunale, ovvero, l’attuale presidente dell’aula, Salvatore Sammito e l’imprenditore Gabriele Pellegrino.
Il Movimento cinque stelle, invece, ha sposato con Azione e Sud chiama Nord la candidatura di Terenziano Di Stefano, ex vicesindaco leader di Una Buona Idea, supportato da Civico Lab. Certa anche la candidatura del civico Filippo Franzone. In corsa potrebbe esserci un nome per l’Mpa e uno per la Nuova Dc: in ballo il primario ospedaliero Rosario Caci e la dirigente di Impianti Srr Grazia Rita Cosentino. A Mazara del Vallo tre i nomi al momento in campo: l’uscente Salvatore Quinci, sostenuto da FdI, l’ex sindaco ed ex presidente dell’Ars Nicola Cristaldi, proposto dal suo movimento I Futuristi, e Vita Ippolito, sulla quale si potrebbe siglare l’insolita alleanza Pd-Forza Italia.
A Bagheria, città del pittore Renato Guttuso, l’uscente Filippo Tripoli chiederà nuovamente la fiducia dei suoi concittadini. A Monreale ricandidatura confermatissima per l’uscente Alberto Arcidiacono (centrodestra), mentre Pd e M5s proveranno ad esprimere un candidato comune. Le operazioni di voto si svolgeranno nelle giornate di sabato 8, dalle ore 14 alle 22, e di domenica 9, dalle 7 alle 23. L’eventuale turno di ballottaggio per le elezioni amministrative si terrà nelle giornate di domenica 23 giugno, a partire dalle ore 7 e fino alle 23, e di lunedì 24 giugno, dalle 7 alle 15. In provincia di Agrigento si voterà in sei Comuni, tutti al di sotto dei 15 mila abitanti: Alessandria della Rocca, Caltabellotta, Campobello di Licata (commissariato), Naro, Racalmuto e Santa Elisabetta. A Caltanissetta e Gela, nel Nisseno, si voterà con il sistema proporzionale, mentre con il maggioritario voteranno gli elettori di Mazzarino. Nella provincia di Catania l’unico dei quattro Comuni coinvolti che andrà alle urne con il sistema proporzionale è Aci Castello. Si voterà anche a Motta Sant’Anastasia, Ragalna e Zafferana Etnea. I dieci Comuni del Messinese coinvolti dalla tornata elettorale sono tutti al di sotto dei 15 mila abitanti: Brolo, Condrò, Falcone (commissariato), Forza D’Agrò, Leni, Longi, Mandanici, Oliveri, Rometta e Spadafora.