Festa Polizia, conferite 28 ricompense. Encomio al vicequestore Minardi, medaglia ad agente che salvò 2 bimbe
di Redazione
Sono state 28 le ricompense conferite dal ministro dell’Interno e dal dipartimento della Pubblica Sicurezza, e consegnate dal prefetto Chiara Armenia, ai poliziotti distintisi nel corso dei servizi di polizia. La premiazione nel corso della cerimonia del 172° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Al sovrintendente della Polizia di Stato Roberto Grieco è stata concessa, dal ministro dell’Interno, una medaglia di bronzo al merito civile poiché, libero dal servizio, si tuffava in mare e portava in salvo due bambine che non riuscivano a tornare in riva. Successivamente tornava in mare e soccorreva un uomo rimasto intrappolato in un infossamento marino e ormai allo stremo delle forze, conducendolo in salvo (26 giugno 2015). Al vicequestore Giovanni Minardi è stato concesso, dal dipartimento della Pubblica Sicurezza, l’encomio solenne per un’importante attività di polizia giudiziaria di rilievo transnazionale, che si concludeva con l’arresto di sette persone, operanti tra l’Italia e il Belgio, ritenuti responsabili dei reati di omicidio, traffico di stupefacenti e detenzione di armi (15 dicembre 2020).
All’Ispettore Michele Ernesto Faraci, all’Ispettore Salvatore D’anca, all’Ispettore Gabriele Spanò, al Vice Ispettore Giuseppe Antonio Bevilacqua, al Sovrintendente Capo Cosimo Provenzano e al Sovrintendente Capo Leandro Pastorello è stato concesso l’encomio solenne per un’importante attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di 35 persone, ritenute affiliate della stidda, nonché con il sequestro di beni ed attività commerciali per un ingente valore economico. Per la medesima operazione è stato concesso l’encomio al Vice Sovrintendente Salvatore Garzia, all’Assistente Capo Coordinatore Maurizio La Barbera, all’Assistente Capo Coordinatore Maurizio Giuseppe Sardo, all’Assistente Capo Coordinatore Dario Michele Buccoleri, all’Assistente Capo Coordinatore Jlenia Giudice e all’Assistente Capo Roberto Santangelo (26 settembre 2019).
Al Vice Questore Aggiunto Salvatore Avvento è stato concesso l’encomio solenne per aver diretto un importante attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di 28 persone facenti parte di un’organizzazione criminale collegata alla ndrangheta calabrese dedita al traffico di sostanze stupefacenti e con il sequestro di 35 kilogrammi, di cocaina, hashish e marijuana (12 dicembre 2022).
Al Sovrintendente Capo Carmelo D’Amico è stato concesso l’encomio per un intervento di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di un soggetto, responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e detenzione illegale di armi da sparo (26 novembre 2018).
Al Vice Ispettore Salvatore Barrile, al Sovrintendente Umberto Messina, al Vice Sovrintendente Calogero Scancarello, all’Assistente Giovanni Riggi è stato concesso l’encomio per aver partecipato ad un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di 7 persone per associazione di tipo mafioso, dedita all’estorsione e al traffico di sostanze stupefacenti (29 giugno 2021).
All’Assistente Simone Cassinera è stato concesso l’encomio per aver espletato un’attività di soccorso pubblico conclusosi con la messa in sicurezza di tutti gli abitanti di un condominio dove era divampato un incendio (25 giugno 2019).
Al Commissario Capo Vincenzo Spinello, al Sostituto Commissario Emanuele Sirone, all’Ispettore Vincenzo Damanti, al Vice Ispettore Michele Turco, al Vice Ispettore Giovanni Romano, al Sovrintendente Salvatore Ferrante, all’Assistente Capo Coordinatore Giovanni Vona è stata concessa la lode per aver partecipato ad un’operazione di polizia giudiziaria che portava all’arresto di 3 soggetti e al deferimento all’autorità giudiziaria di altri 20, responsabili a vario titolo di danneggiamento, detenzione di armi da sparo clandestine e relativo munizionamento e spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina (19 giugno 2019).
IL DISCORSO DEL QUESTORE.
“Dedico questa giornata alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che operano in questa provincia”, per la passione e la fedeltà con cui portano avanti la mission della nostra Istituzione, che si racchiude nel motto ESSERCI SEMPRE”.
“Nel dare il benvenuto a tutti i gentili intervenuti,
mi permetto di salutare e ringraziare innanzitutto il Signor Prefetto di Caltanissetta, d.ssa Chiara Armenia, per aver voluto presenziare stamattina alla deposizione della corona ai Caduti della Polizia di Stato, davanti alla Questura dove un monumento ne ricorda l’imperituro sacrificio.
Ringrazio con affettuosa cordialità S.E. il Vescovo della Diocesi di Caltanissetta, per l’ospitalità assicurata alla Polizia di Stato in occasione di questa importante ricorrenza e che, assente per gli impegni che lo vedono fuori provincia per tutta la settimana assieme al suo Vicario, ha chiesto al nostro Cappellano, Don Vicente Genova, di rappresentarlo; saluto calorosamente le Autorità giudiziarie presenti e tutti i Signori Magistrati, l’Assessore della Salute Giovanna Volo, in rappresentanza del Governo regionale, la deputazione regionale, le illustri Autorità civili e militari, il Sindaco di Caltanissetta e tutti gli altri Sindaci che hanno voluto presenziare a questa cerimonia, i gentili ospiti, tra i quali i Funzionari in quiescenza che mi onorano della loro vicinanza, nonché, affettuosamente, le rappresentanze dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato di Caltanissetta e Gela, le rappresentanze delle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e del Personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro Sezione pesistica di Caltanissetta e tutto il personale che assieme a me oggi è onorato di celebrare il 172° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato.
In questa giornata, quale Questore di Caltanissetta, mi preme sottolineare di aver trovato una realtà di donne e uomini che assicurano, con alto senso di responsabilità e di sacrificio, il proprio operato di fronte a particolari esigenze, spesso rese complesse dalla gestione dell’ordine pubblico e da un territorio provinciale caratterizzato in alcune determinate aree dalla presenza di criminalità organizzata di stampo mafioso.
Così come ho rilevato la presenza di personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno professionalmente preparato ed esperto nei campi di specifica competenza e incardinato sinergicamente nella complessa organizzazione amministrativa della Questura e delle sue articolazioni periferiche.
In questa provincia tutte le forze di polizia assicurano costantemente capillari e articolati controlli sul territorio tesi a garantire l’ordine pubblico spesso minacciato da tensioni sociali e movimenti di contestazione (specie alla luce del perdurare del conflitto russo-ucraino e della più recente crisi israelo-palestinese che investe, oggi, gran parte dell’area medio orientale). La sinergia tra tutte le forze di polizia, comprese le polizie locali (pur con evidenti difficoltà di queste ultime in molti dei Comuni della provincia), ha continuato a caratterizzarne l’operato, mettendo in atto i servizi concordati nei numerosi Tavoli tecnici tenuti in Questura, seguendo le direttive ministeriali e dipartimentali, veicolate attraverso i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduti dal Prefetto della provincia.
Numerosissimi sono stati i servizi interforze che la Questura di Caltanissetta ha gestito e coordinato sia nell’ambito del controllo straordinario del territorio sia nell’ambito della sicurezza e dell’ordine pubblico; e, proprio in tale contesto, mi preme ringraziare il Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Colonnello Vincenzo PASCALE – purtroppo oggi assente per motivi familiari e rappresentato dal Suo Vice, il Comandante del Reparto Operativo di Caltanissetta, Tenente Colonello Alessio Artioli, ed il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello Stefano GESUELLI – per lo spirito di collaborazione con cui hanno saputo mettere a disposizione i propri militari nell’espletamento di quei servizi ma anche per l’intesa ed il confronto che hanno costantemente garantito.
Fondamentale, nell’ambito dei predetti servizi, è stato il concorso delle Specialità della Polizia di Stato e dei Reparti Speciali della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Come non sottolineare, in questo complesso e dinamico “sistema di sicurezza”, di cui mi onoro rivestire il ruolo di Autorità Provinciale Tecnica di Pubblica Sicurezza, l’imprescindibile azione di coordinamento del Signor Prefetto, cui va tutta la nostra riconoscenza anche per l’attenzione costantemente dimostrata davanti alle variegate esigenze e, spesso, di fronte alle molteplici difficoltà affrontate sempre con alto senso del dovere?!
Per le dinamiche sociali e politiche che hanno caratterizzato il periodo preso in considerazione in questa relazione, ossia il periodo che va dall’inizio del mese di Aprile 2023 alla fine del mese di Marzo 2024, ancora una volta si è rivelato prezioso il preliminare lavoro della DIGOS, assicurato con discrezione dalla costante azione informativa, fondamentale per calibrare la pianificazione dei servizi di ordine pubblico, per registrare ogni possibile segnale di disagio e tensione sociale, criticità di varia natura e quindi prevenire situazioni di pericolo o minaccia alla sicurezza dello Stato.
Confrontandosi anche con nuovi e variegati movimenti di opinione e di protesta, il personale della DIGOS è riuscito a trovare sempre un punto d’incontro per assicurare il contemperamento delle legittime rivendicazioni con le esigenze di sicurezza ed ordine pubblico che la Questura è chiamata ad assicurare, muovendosi tra le pieghe della società civile, delle realtà produttive ed economiche e nei settori di contestazione, senza mai trascurare il costante e necessario confronto con la Prefettura.
Nel mese di aprile 2023, a Caltanissetta, si è svolta una imponente manifestazione organizzata da CGIL e CISL che ha visto confluire in questo capoluogo circa 3000 persone provenienti da diverse province siciliane per protestare contro l’autonomia differenziata.
Nel successivo mese di giugno si sono svolte le elezioni amministrative per il rinnovo delle cariche elettive nei comuni di Delia, Milena, Montedoro, Riesi e Sutera.
In agosto, impegnativa e degna di attenzione è stata la manifestazione organizzata dai movimenti di protesta NO MUOS, contro l’installazione della stazione satellitare della marina militare americana, che, come ogni anno, nella prima settimana di agosto, si tiene a Niscemi.
Ebbene, anche in questi delicati contesti, rilevante è stato l’impegno della DIGOS per assicurare l’attività informativa preventiva necessaria all’Ufficio di Gabinetto del Questore per sostenere una fluida interlocuzione con la Prefettura e con il Dipartimento di Pubblica Sicurezza e garantire l’organizzazione dei necessari servizi per lo svolgimento pacifico delle manifestazioni e l’esercizio del diritto di voto a tutti i cittadini.
E ancora, riprese a pieno regime tutte le manifestazioni sportive in presenza di pubblico e ripartito il Campionato di calcio di tutte le categorie presenti sul territorio della provincia, si è rinnovata l’esigenza di mantenere costanti interlocuzioni con società e tifoserie organizzate con l’obiettivo di tenere il necessario focus sulle tifoserie ultras.
Non a caso si è tornati ad applicare i D.A.S.P.O., ossia i provvedimenti amministrativi propri dell’Autorità provinciale di P.S. che, irrogati in occasioni di atteggiamenti e comportamenti violenti, devono servire da monito per chi sbaglia e non rispetta le civili regole di convivenza tra tifoserie.
Sul fronte delle gestione dell’immigrazione, il mai sopito flusso migratorio verso le coste siciliane ha caratterizzato anche il periodo in questione, con una crescita esponenziale, rispetto all’anno precedente, di sbarchi e trasferimenti su tutto il territorio nazionale. La nostra provincia ne è coinvolta a pieno per la presenza in questa sede di un Centro di Permanenza per i Rimpatri e di un Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo, ove opera l’Ufficio Immigrazione della Questura, in stretta intesa con la locale Prefettura. Proprio nell’ambito della predetta struttura, si sviluppa un sinergico dispositivo di vigilanza ed ordine pubblico coordinato da funzionari della Polizia di Stato con il prezioso concorso di aliquote di Reparti inquadrati provenienti da diverse province italiane, di militari dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di questa provincia nonché di un’aliquota di militari dell’Esercito italiano del contingente “Operazione Strade Sicure”, secondo le direttive ministeriali e dipartimentali condivise con il Signor Prefetto.
Il certosino lavoro specialistico dell’Ufficio Immigrazione della Questura ha trattato 1.295 stranieri trattenuti nel C.P.R., 1.090 rimpatri, di cui una ventina ha riguardato soggetti ritenuti pericolosi per radicalizzazione religiosa e vicinanza a posizioni di estremismo ideologico (quello di Caltanissetta è riconosciuto come l’Ufficio Immigrazione che ha eseguito il maggior numero di rimpatri in Italia); sono state registrate 1.722 domande di protezione internazionale e rilasciati 2.314 permessi di soggiorno.
Vorrei ringraziare i tanti mediatori e gli interpreti che si alternano nel loro insostituibile compito professionale nonché i qualificati funzionari interinali assegnati dal Ministero dell’Interno anche quest’anno proprio per far fronte alle molteplici competenze dell’Ufficio Immigrazione.
Presso i due centri di Pian del Lago è stato altresì assicurato il lavoro specialistico del personale della Polizia Scientifica (con un incremento esponenziale di foto segnalamenti per identificazione e soggiorno irregolare e per richieste di protezione internazionale). Costante è stata l’azione di contrasto condotta dalla Sezione specializzata della Squadra Mobile a seguito dei numerosi episodi di danneggiamento e resistenza messi in atto dagli stranieri trattenuti così come è stata assicurata ogni attività info-investigativa della DIGOS.
La rilevante attività di regia svolta dall’Ufficio di Gabinetto si riepiloga in alcuni dati di per sé stessi esplicativi delle funzioni cui è preposto: nel periodo in esame, sono state emesse più di 1600 ordinanze del Questore ed organizzati ben 15 Tavoli Tecnici.
L’Ufficio Relazioni con il pubblico del Gabinetto, dove insiste anche lo sportello Passaporti, riceve quotidianamente un costante flusso di cittadini ed è organizzato per soddisfare ogni tipologia di istanze connesse alle attività amministrative e sociali della Questura.
L’Ufficio Relazioni esterne cura e smista ogni giorno agli uffici competenti le risposte ai tanti quesiti che giungono sul sito del Portale della Questura da parte dei cittadini ma, soprattutto, coadiuva il Capo di Gabinetto nei rapporti con la stampa e i mass media, per assicurare che la comunicazione delle notizie e delle informazioni sia veritiera, oggettiva e trasparente.
In tale contesto, un sentito ringraziamento va ai direttori e ai responsabili delle testate giornalistiche e delle emittenti che hanno continuato ad assicurare la massima attenzione verso le attività della Questura di Caltanissetta, dando il giusto risalto alle operazioni di polizia e a tutte le altre attività istituzionali, consentendoci anche di veicolare importanti e a volte indispensabili informazioni e comunicazioni agli utenti dei nostri sportelli amministrativi.
Sempre al passo coi tempi, l’Ufficio Relazioni Esterne della Questura ha continuato a curare con competente professionalità la comunicazione sulle Piattaforme Facebook ed Instagram (entrambe seguite da oltre 34.000 followers) registrando un altissimo indice di gradimento e sviluppando circa 800.000 interazioni mensili.
Affido ai professionisti della comunicazione un appunto stampa riepilogativo delle attività istituzionali e di polizia giudiziaria relative al periodo che stiamo prendendo in considerazione, certa che ne sapranno dare il giusto risalto come sempre.
Chiedo tuttavia ai gentili ospiti di unirsi al plauso che voglio indirizzare a tutte le donne e agli uomini della Polizia di Stato di questa provincia che, sotto l’apprezzabile guida dei loro dirigenti, ancora una volta hanno garantito il raggiungimento di risultati di rilievo nella lotta ad ogni forma di illegalità, di violenza e sopruso, nel contrasto al crimine organizzato e comune; risultati raggiunti sempre in piena sintonia con la Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, con la Procura della Repubblica di Gela e con la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori.
Solo a titolo esemplificativo, voglio soffermarmi brevemente su alcuni significativi episodi rientranti nel campo dei reati che più hanno colpito anche l’opinione pubblica.
Le attività di controllo del territorio da parte dell’Uffìcio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e degli Uffici Controllo del Territorio dei Commissariati di Pubblica Sicurezza distaccati hanno registrato alti livelli percentuali di intervento che hanno consentito di deferire all’autorità giudiziaria competente numerosi soggetti responsabili dei più svariati reati comuni e di assicurare alla giustizia i responsabili di reati quali rapine e furti in abitazione, in esercizi commerciali e in aziende.
Il capillare controllo del territorio, in particolare a Gela, ha consentito di individuare gli autori di ben 20 incendi di autovetture, quasi azzerando l’increscioso costume che contraddistingue quel territorio e condiziona la percezione di sicurezza dei cittadini onesti.
Così come a Niscemi è stato possibile risalire in breve tempo ai responsabili e ai compartecipi di una corsa clandestina di cavalli, organizzata in quel centro e seguita da numerosi spettatori – come se si trattasse di un pubblico spettacolo regolarmente autorizzato; la conoscenza del territorio ha consentito di individuare e deferire all’Autorità giudiziaria ben 28 soggetti, sia per i reati connessi alla organizzazione della gara clandestina ma anche per tutta una serie di reati previsti e puniti dalle norme del Codice della strada.
Davvero brillanti i risultati conseguiti nel campo del deplorevole fenomeno del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti: tra l’attività della Squadra Mobile e l’attività dei due Commissariati distaccati, sono stati sequestrati ingenti quantitativi di droga di varia natura, soprattutto cannabis e cocaina. Da queste attività si è appurato l’incremento sul mercato di un consumo diffuso e trasversale, ma soprattutto è emerso il consolidamento di un pactum sceleris tendente ad incrementare i guadagni derivanti da quegli ambiti, tra Cosa Nostra e Stidda con collegamenti ben strutturati con organizzazioni criminali di stampo mafioso operanti in altre province dell’isola e anche con cosche calabresi.
Ancora a titolo di esempio:
Il rinvenimento a Niscemi di una enorme serra indoor di piante di marijuana, attrezzata di tutto punto anche per la successiva essiccazione propedeutica alla conseguente commercializzazione della sostanza stupefacente;
L’”Operazione Smart Working” condotta a Gela con l’esecuzione di 11 misure cautelari custodiali;
L’“Operazione Tritone”, condotta a Caltanissetta con l’esecuzione di 10 misure cautelari custodiali;
nonché, infine, l’imponente e davvero significativa “Operazione Janus” del 12 marzo scorso, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia che ha colpito “Cosa nostra” gelese nelle due articolazioni riconducibili ai clan dei Rinzivillo e degli Emanuello, consentendo di contestare oltre che il reato di associazione di cui all’art. 416 bis del C.P. anche reati associativi in materia di sostanze stupefacenti, armi, intestazioni fittizie di beni ed estorsioni.
Ma l’azione repressiva dei nostri settori investigativi non è mancata anche in altri campi: assicurati alla giustizia dalla Squadra Mobile e dal Commissariato P.S. di Gela in tempi record due giovani pregiudicati gelesi resisi responsabili di duplice tentato omicidio in pieno centro cittadino mediante l’utilizzo di un’arma da sparo illegalmente detenuta, al fine di agevolare l’associazione “Cosa nostra” cui erano affiliati.
Analogo episodio ha riguardato un triplice tentato omicidio in danno di tre fratelli gelesi con l’individuazione da parte della Squadra Mobile e del Commissariato P.S. di Gela del responsabile sottoposto a fermo di indiziato di delitto.
I diversi sequestri di armi illegalmente detenute ha fornito un quadro più chiaro sulla reale disponibilità di armamenti in genere posseduti dai gruppi criminali operanti in provincia; è anche per questo che l’attenzione investigativa degli uffici preposti non deve mai abbassare i livelli di guardia che finora sono stati garantiti e che hanno ottenuto il plauso della competente autorità giudiziaria (che di ciò ringrazio con sincera riconoscenza).
Fondamentale nelle attività di polizia giudiziaria, l’apporto specialistico del personale del Gabinetto provinciale di Polizia Scientifica che, con i sopralluoghi sulle scene del crimine, con le attività tecniche e i riscontri ottenuti, contribuisce a rendere concreti ed attendibili i risultati investigativi.
Un fenomeno che, purtroppo, caratterizza la società di oggi e che anche in provincia impegna tantissimo le forze di polizia preposte è quello dei reati rientranti nella normativa meglio conosciuta come “Codice Rosso”.
In tale ambito, l’intesa sinergica con le due competenti Procure e con tutta la rete antiviolenza della provincia, è massima.
Nel corso dell’anno, tra Squadra Mobile e Commissariati di P.S. sono stati arrestati 2 soggetti per stalking e deferiti all’a. g. in stato di libertà 32 soggetti per lo stesso reato; arrestati 8 soggetti per maltrattamenti in famiglia e deferiti all’a. g. in stato di libertà 21 soggetti per lo stesso reato nei confronti di donne, con una particolare concentrazione del fenomeno dei maltrattamenti in famiglia nell’area gelese. Ma, al di là del dato repressivo, è stata assicurata una concreta azione di prevenzione attraverso l’attenzione massima delle pattuglie Volanti operanti sul territorio che per prime intervengono anche presso le abitazioni, ove spesso trapelano evidenti segnali da tenere in considerazione prima che le situazioni possano degenerare.
L’azione di prevenzione si è tradotta anche in iniziative di informazione e divulgazione tra i giovani nelle scuole e tra la gente raggiunta col Camper in dotazione davanti ai principali centri commerciali (una tra tutte, quella della campagna permanente “QUESTO NON E’ AMORE”); è stata assicurata attraverso l’applicazione dei provvedimenti di Ammonimento del Questore, e, inoltre, tramite l’utilizzo dell’ Applicativo operativo chiamato SCUDO (condiviso da Polizia e Arma dei Carabinieri) alimentato in tempo reale con gli interventi effettuati sul territorio dagli equipaggi.
Ritenendo fondamentale l’aggiornamento professionale del personale e dei funzionari impegnati nell’ambito dell’applicazione della normativa soprarichiamata, sono stati organizzati incontri tematici in Questura, con il prezioso contributo di qualificati magistrati della locale Procura della Repubblica, nonché un vero e proprio convegno presso l’Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Caltanissetta in collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura, che hanno consentito di approfondire tale delicata materia in termini soprattutto di strumenti di tutela e iter procedurale nella ratio legis della riforma Cartabia, in un ampio confronto fra magistrati, forze di polizia e avvocati.
Proprio nel campo dei provvedimenti amministrativi di prevenzione del Questore, si distingue la competenza della Divisione Anticrimine, deputata anche alla pianificazione delle attività di monitoraggio ed analisi dei fenomeni criminali in ambito provinciale.
Numerosi i provvedimenti di ammonimento sia per atti persecutori che per violenza domestica; i provvedimenti di divieti di ritorno e di avviso orale; diverse le proposte per l’applicazione della misura personale della sorveglianza speciale di P.S. e di misure patrimoniali avanzate al competente Tribunale di Caltanissetta anche a firma congiunta col Procuratore della Repubblica. Emessi diversi D.A.SPO. in ambito sportivo e provvedimenti di D.A.SPO. URBANO, al fine di contrastare il degrado urbano e la minaccia alla quiete pubblica.
Per la prima volta in Sicilia, a cura del Commissariato P.S. di Gela, si è dato esecuzione ad un arresto in flagranza differita, ai sensi dell’art. 10 della legge 168/2023, nei confronti di un soggetto già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il reato di maltrattamenti in famiglia.
In tale ultimo ambito, il personale della Divisione Anticrimine ha continuato ad adottare il Protocollo ZEUS già siglato con la cooperativa capofila Etnos di Caltanissetta, per l’applicazione della cosiddetta “ingiunzione trattamentale” ovvero l’invito, nei confronti dei soggetti ammoniti dal Questore per stalking o violenza domestica, ad intraprendere un trattamento di recupero comportamentale.
Tra le attività istituzionali della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ho voluto compulsare, d’intesa col Signor Prefetto, l’azione di sensibilizzazione nei confronti delle amministrazioni locali sui contenuti dei più recenti orientamenti ministeriali sui modelli organizzativi e procedurali tesi a garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche, riscontrando la piena collaborazione da parte dei signori sindaci e dei dirigenti preposti ai competenti settori.
Nel solco di un’azione sinergica e di sicurezza partecipata, assieme al Dirigente della predetta Divisione abbiamo coinvolto varie associazioni di categoria in incontri informativi sulla normativa di riferimento così rafforzando e promuovendo un circuito legale del divertimento e dell’intrattenimento fortemente raccomandato dallo stesso Ministro dell’Interno e tante volte richiamato dal Prefetto in diverse occasioni ufficiali.
Del pari non posso sottacere del prezioso lavoro assicurato dalle altre articolazioni della Questura: l’Ufficio Tecnico Logistico provinciale che, in stretta intesa con l’Ufficio Sanitario provinciale ed il Medico competente, mi ha collaborata nell’assicurare al massimo ogni misura di protezione e salubrità per tutto il personale dipendente. I due importanti Uffici, peraltro, mi hanno collaborata direttamente all’indomani dal mio insediamento per intraprendere, d’intesa con ASP di Caltanissetta, Ordine provinciale dei medici, Ordine regionale degli psicologi e con il locale Dipartimento di salute mentale un percorso formativo per il personale della Polizia di Stato nel campo del disagio psico-sociale, sfociato in un Convegno organizzato lo scorso 25 gennaio proprio in questo Auditorium, secondo le direttive impartite dallo stesso Capo della Polizia.
In sinergica intesa con i vertici dell’ASP di Caltanissetta, inoltre, mi hanno collaborata per avviare, subito dopo il mio insediamento, i Posti Fissi di Polizia presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “S. Elia” di Caltanissetta, il Pronto Soccorso dell’ospedale “V. Emanuele” di Gela e il Pronto Soccorso dell’ospedale “Suor Cecilia Basarocco” di Niscemi; così realizzando gli indirizzi operativi forniti dal Dipartimento della P.S. già condivisi dal mio predecessore col Signor Prefetto.
Con l’Ufficio del Personale, siamo stati impegnati in un altro anno caratterizzato da una serie di concorsi interni ed esterni, per i quali il lavoro connesso non è stato di poco conto, se si pensa che si ha a che fare con la progressione in carriera degli appartenenti alla Polizia di Stato e col futuro professionale di tantissimi giovani aspiranti (solo in questa provincia sono state presentate ben 650 istanze di ammissione ai concorsi per Allievi Agenti).
Con l’Ufficio Amministrativo Contabile, dove operano dei veri e propri esperti dell’Amministrazione Civile dell’Interno, abbiamo assicurato l’applicazione dei molteplici istituti retributivi, pensionistici e assistenziali previsti nei confronti di tutti i dipendenti della Questura e dei Commissariati.
Anche con le Specialità della Polizia di Stato presenti sul territorio provinciale, ossia la Polizia Stradale, la Polizia Ferroviaria nonché la Polizia Postale e delle Comunicazioni ovvero della Sicurezza Cibernetica, abbiamo garantito tanta prevenzione nei campi di rispettiva competenza, procedendo anche a reprimere comportamenti pericolosi per l’incolumità pubblica, riprendendo a pieno regime i controlli su strada per la verifica dello stato di ebbrezza alcolica o uso di sostanze psicotrope alla guida, a reprimere reati contro la persona resi ancora più subdoli dall’utilizzo di sistemi informatici e di una rete che alla velocità della luce riesce a diffondere notizie senza alcun rispetto per la privacy delle persone.
In nome della prevenzione e della diffusione della cultura della legalità, la Polizia di Stato in provincia ha continuato ad incontrare studenti, docenti, genitori ed associazioni varie. Ciò, è stato reso possibile anche grazie alla collaborazione dell’Ufficio Scolastico provinciale e dei Dirigenti scolastici della provincia, sempre pronti ad accogliere la presenza dei nostri esperti in uniforme! La numerosa presenza di giovani studenti e alunni oggi alla cerimonia odierna ne è la conferma più tangibile!
Vorrei ringraziare le Segreterie delle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e del Personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno per il contributo fattivo che hanno assicurato sin dal mio insediamento, attraverso le loro proposte ma spesso anche attraverso un leale e aperto confronto critico che mi ha permesso di perfezionare il livello di attenzione verso le prerogative del personale per un equilibrato contemperamento con le esigenze dell’Amministrazione.
Un ringraziamento particolare va al mio Vicario, il Dr. Giangiacomo Triglione, amico e collega di antica data, che, dall’alto della sua qualificata ed esperiente professionalità, pur essendosi insediato da poco tempo, non ha mancato di offrirmi valide occasioni di confronto e di prospettarmi giuste soluzioni in tanti campi dei nostri compiti istituzionali.
Per l’amicizia che ci lega, mi permetterà il dr. Triglione di ricordare il contributo impeccabile che ha assicurato in questa provincia l’ex Vicario del Questore, dr. Gaspare Calafiore che ha ben meritato recentemente la promozione a dirigente superiore, a vanto di tutta la Polizia di Stato nissena.
Chiudo questo discorso, dedicando questa giornata a donne e uomini della Polizia di Stato che operano in questa provincia, per la passione e la fedeltà con cui portano avanti la mission della nostra Istituzione, che si racchiude nel motto “ESSERCI SEMPRE”, anche quando, chiamati all’ultimo momento per una delle tante emergenze, lasciano a casa i loro affetti, rinunciando a festeggiare ricorrenze ed eventi familiari.
Sono certa che saranno d’accordo con il loro Questore nel ritenere comunque speciale il nostro lavoro, sin da quando abbiamo giurato fedeltà davanti alla Costituzione e alla nostra bandiera tricolore.
Orgogliosi di quello che rappresentiamo nella società, ringraziamo le nostre famiglie che ci aiutano a sostenere il peso del sacrificio teso al servizio dei cittadini che da noi si aspettano risposte in termini di sicurezza, protezione e ascolto.
VIVA LA POLIZIA DI STATO! VIVA IL TRICOLORE! VIVA L’ITALIA!”