Gela: polo industriale green, il nuovo ospedale e il dissalatore. Le promesse del governo
di Redazione
«Siamo impegnati nella realizzazione di tre importanti poli per la rinascita industriale della Sicilia». C’è anche Gela, almeno a parole, nei piani del Governo. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine della firma, al teatro Massimo di Palermo, dell’accordo Fsc tra governo nazionale e Regione Siciliana. «Stiamo costruendo nell’Etna Valley – dice – a similitudine della Silicon Valley, il più grande polo di tecnologia green e tecnologia digitale dell’Europa mediterranea, anche grazie agli ulteriori investimenti di StMicroelectronic che verosimilmente saremo in condizione di annunciare nei prossimi giorni. Nel contempo, siamo impegnati in altri due poli industriali in Sicilia dove, credo, ci possano e ci debbano essere tre grandi poli industriali: quello dell’Etna Valley, quello del polo chimico green, tra Gela e Priolo, e quello Blutec di Termini Imerese. Tre importanti e significativi poli industriali di rinascita del sistema produttivo siciliano nell’ottica della duplice transizione energetica e digitale».
Non solo Politiche industriali ma anche Sanità.
«La presenza a Palermo di Giorgia Meloni per la firma dell’accordo di coesione da quasi sette miliardi è il segno dell’attenzione del governo nazionale nei confronti della Sicilia». Lo dichiara Carolina Varchi, deputato e Responsabile Politiche per il Mezzogiorno di Fratelli d’Italia.
«Con l’intesa firmata oggi – aggiunge – tra il governo italiano e il governo regionale guidato da Renato Schifani si scrive una pagina storica per la nostra regione. Il grande lavoro del ministro Fitto ha consentito un dialogo costante con le Regioni, ma anche alla responsabilizzazione di tutti i livelli istituzionali. Con 6,8 miliardi di investimenti si interverrà per la crescita della Sicilia in ogni settore: dalle infrastrutture ai rifiuti, dall’ambiente alla crisi idrica. Grazie all’accordo – sottolinea Varchi – si rilanceranno le terme di Sciacca e Acireale, si interverrà migliorando i nostri beni architettonici e culturali, oltre ai centri abitati di tanti comuni. Con i Fondi della coesione, nasceranno nuovi ospedali, come quello di Gela, e rimetteranno in funzione i tre dissalatori di Trapani, Gela e Porto Empedocle. Una somma di 120 milioni servirà per i nostri impianti sportivi e ovviamente sono centinaia i milioni destinati alle imprese e allo sviluppo. Un piano ambizioso, fortemente voluto dal governo di Giorgia Meloni – conclude Varchi – che cambierà il volto della Sicilia”.