Gela, alto rischio malformazioni. Ad Acate sette chilometri di costa sommersi dalla plastica
di Redazione
«Gela è la capitale delle malformazioni neonatali però purtroppo se ne parla sempre troppo poco e soprattutto non si agisce. Ma ci sono anche i casi di Acate, con 7 chilometri di dune coperte di plastica. E Augusta, zona in cui in cui i limiti del mercurio sono 300 volte superiori alla media. In verità in Sicilia abbiamo casi di disastro ambientale più grandi d’Italia. Lo afferma Alan David Scifo, giornalista, divulgatore, in un libro inchiesta presentato oggi al Senato. Titolo «Se Colapesce si stancasse», è un richiamo alla tradizione locale ma anche un compendio del lavoro che Scifo porta avanti da diversi anni e che gli consente di affermare le gravi condizioni dell’isola, «delle quali però si parla poco».
Obiettivo dell’opera è di scalfire questo paradigma e portare alla luce casi come quelli di Gela e Acate. O le miniere di Caltanissetta, le cave di Trapani, Palermo e Porto Empedocle, aree dove si concentrano danni ambientali e malattie polmonari, neoplasie, infezioni e patologie congenite rare secondo una correlazione spesso negata ma evidente. Tragedie colossali e silenziose che si scontrano con l’immobilismo e la corruttela delle istituzioni. Chi deve fare qualcosa, spiega la senatrice siciliana del Movimento 5 Stelle, Dolores Bevilacqua, «La politica deve fare qualcosa – dice Dolores Bevilacqua, senatrice del Movimento Cinquestelle – però bisogna anche rendere informata la popolazione dei disastri ambientali che poi toccano le persone nella loro vita quotidiana. E la politica probabilmente, nel momento in cui c’è questa attenzione da parte della popolazione, si sveglia e mette al centro della sua agenda temi come questi».