Gela: sulla crisi idrica ora si fa sul serio. Sale a 90 milioni il fondo per i dissalatori
di Redazione
Sale dai 20 milioni ipotizzati inizialmente a 90 milioni lo stanziamento regionale per fare fronte all’emergenza idrica sull’isola, in particolare, nelle aree più colpite dalla siccità, quali Gela. Lo dice il presidente della Regione, Renato Schifani. «Non posso non segnalare – dice – che ho trovato una struttura regionale in cui, da più di 20 anni, nessuno si occupa della manutenzione delle dighe e del loro completamento. Senza considerare le reti idriche fatiscenti e indecorose che di fronte a una siccità come quella che stiamo vivendo hanno amplificato il problema. Posso assicurare che stiamo facendo di tutto per aiutare il comparto agricolo e quello zootecnico».
«E per evitare – afferma – che il turismo venga penalizzato da appelli a cancellare le vacanze in Sicilia provenienti da altre parti del mondo. In più abbiamo ottenuto i fondi per attivare cento nuovi pozzi. Avremo una nave della marina militare che ci darà scorte, quando necessario. E saremo pronti con le autobotti. Inoltre abbiamo stanziato 90 milioni per riattivare i tre dissalatori di Gela, Porto Empedocle e Trapani abbandonati da 14 anni in modo ingiustificabile. Se avessero ancora funzionato, oggi la situazione sarebbe diversa».