Installazione artistica realizzata da ragazzi e docenti del liceo «Catalano» nello Stand Florio
di Redazione
È dedicata all’epopea dei Florio, l’installazione «L’arte incontra la Storia» realizzata dagli studenti e dai docenti del liceo artistico «Catalano» del capoluogo siciliano, inaugurata ieri, allo Stand Florio. Alla presenza di Giulia Lanza di Scalea, pronipote di Donna Franca Florio, nel giardino mediterraneo del piccolo gioiello liberty sulla costa sud di Palermo, con i vini di Feudo Disisa, sponsor della serata, si è brindato al completamento di un percorso didattico-formativo .
«Ho provato una forte emozione – dice Giulia Lanza di Scalea – perché l’impegno profuso dai docenti e dagli studenti è stato davvero notevole. La riscoperta da parte delle giovani generazioni della storia grandiosa dei Florio significa soprattutto riappropriarsi della capacità di poter sognare il futuro in Sicilia partendo anche da piccole cose. Se c’è un insegnamento che i Florio ci hanno trasmesso, è quello di essere innovatori di cambiamenti nel contesto storico in cui si vive. Di esserne, i protagonisti».
Nato nell’ambito del progetto «Riscopriamo il Liberty» dell’assessorato dell’Istruzione e della formazione professionale della Regione Sicilia, il cui obiettivo, come si legge nel messaggio dell’assessore Girolamo Turano indirizzato agli studenti in occasione dell’inaugurazione “è quello di voler trasmettere e salvaguardare il patrimonio artistico di eleganza e di raffinatezza della nostra Isola che ha lasciato un segno indelebile nella nostra storia culturale”, l’Arte incontra la Storia” rafforza il legame tra i giovani e i luoghi dei Florio.
«Raccontare la storia dei Florio – spiega Rosalia Marturana, dirigente scolastico – delle loro attività imprenditoriali, del loro mecenatismo artistico e culturale attraverso l’intervento di studenti e docenti dell’indirizzo Scenografia, su uno dei luoghi simbolo dell’età dell’oro creata da questa famiglia a Palermo, è uno degli obiettivi di questo progetto. Ma un altro obiettivo importante- continua la dirigente Marturana – è quello di offrire a tutti i fruitori dello Stand Florio, un nuovo spazio recuperato che funzionerà da elemento narrativo».
L’installazione, che misura 2,5 metri per 5, autonoma e removibile, è composta da vari pannelli in compensato che rappresentano i protagonisti dell’epopea dei Florio da Paolo e Ignazio, capostipiti della famiglia a Franca ed Ignazio ultimi rappresentanti, posti innanzi una parete incorniciata con raffigurazioni dei manifesti delle loro attività commerciali più fruttuose, dall’aromateria alla flotta navale alla targa Florio alle cantine Florio al tonno e alla ceramica. L’attività, realizzata presso i locali del liceo nel corso dell’anno scolastico 2023-2024 iniziata a fine aprile 2024 e terminata la prima settimana di giugno, ha coinvolto le classi 3F 3L 4F 4Ce 5F 5I.
I docenti Nicola Busacca, Rosalia La Grutta, Antonella Ragusa, Massimo Sanfilippo e gli assistenti tecnici Antonella Modica e Salvatore Giacalone hanno guidato gli studenti in un percorso di studio della famiglia Florio accompagnati anche dall’affascinante racconto, per immagini e parole, della docente Lietta Valvo Grimaldi, autrice di “L’avventura dei Florio… per ragazzi” (Ed.Caracoli). Le sagome della famiglia Florio sono state realizzate scala 1:1 e rappresentate attraverso la pittura acrilica con effetti monocromi seppiati in riferimento alle fonti fotografiche storiche della famiglia. Particolare attenzione è stata data, vista l’importanza del sito sttoposto alla tutela della Soprintendenza ai Beni Culturali della Regione Sicilia e tra i beni da visitare nell’ambito di “Le vie dei tesori”, anche al dialogo tra lo spazio da decorare e il manufatto architettonico esistente.
Nato da un’idea di Vincenzo Florio Jr come club estivo teatro di manifestazioni sportive, questo piccolo edificio, finemente decorato, prometteva grandi emozioni. Il coraggio di una società attiva da anni nel campo dell’attività congressuale ha ridato vita ad un luogo diventato icona dell’abbandono.
«Lo Stand Florio è un luogo unico – afferma l’architetto Giuseppe Vajana, progettista e direttore dei lavori di valorizzazione dello Stand Florio – un contenitore di nuove occasioni di cultura, d’incontro e di condivisione. Uno spazio esperienziale, finalmente riconsegnato alla città, dove si respira arte, si gusta buon cibo, si provano nuove emozioni. Gli studenti del Catalano, grazie alla sapiente guida dei loro docenti, non sono rimasti insensibili al fascino della Belle Èpoque che si respira tra gli ambienti dello Stand, dalla Sala del Regolamento al giardino Donna Franca. Un’opera unica nel suo genere, da ammirare e apprezzare nella sua essenza con l’auspicio che i protagonisti rappresentati rivolti verso il mare, possano un giorno non lontano apprezzarne il suo movimento e sentirne il rumore».