Mazzarino: video girato in aula da «quello babbo». È bufera, chieste dimissioni dell’assessore
di Redazione
Riprese non autorizzate durante la seduta di insediamento del consiglio comunale e un cittadino che le stava eseguendo apostrofato come «babbu» nel fuori onda di voci chiaramente incise su una registrazione divenuta virale sui social. «Le chiediamo se ritenga ammissibile che un assessore della sua giunta e un segretario generale che svolge funzioni di assistenza giuridico amministrativa nei confronti dell’ente possano esprimersi con un linguaggio così offensivo ed irrispettoso nei confronti di un ctt6adino, proprio loro su cui grava la responsabilità d’esser d’esempio per tutti i consociati». Il riferimento è all’assessore Francesco Lo Forte e alla segretaria, Caterina Moricca, le voci, secondo Mazzarino Lab, del dialogo divenuto virale sui social. In una lettera, inviata al sindaco, Mimmo Faraci, Mazzarino Lab chiede le dimissioni di Lo Forte e provvedimenti per le parole espresse dalla segretaria. La lettera che per conoscenza è stata inviata al presidente del consiglio comunale. Ma i dirigenti del movimento politico vogliono comunicare l’accaduto anche al presidente della Repubblica e ai vertici nazionali del Pd: farne un caso.
«Di quali valori – scrive Mazzarino Lab – si fa promotrice la sua amministrazione? È quello espresso dalle parole dell’assessore Lo Forte e della segretaria generale il modo in cui lei, la sua giunta e chi collabora con l’ente comunale intendete tutelare le fasce più deboli della nostra comunità? È permettendo tali atteggiamenti che vuole essere – per citarla – il sindaco
di tutti? Non riteniamo tollerabile che i fatti riportati passino sotto silenzio e senza che siano
ado6ate le opportune misure. Il dovere – morale prima ancora che politico – di solidarietà nei confronti di chi ha minori possibilità di tutelarsi ed il senso civico ci impongono di chiederle formalmente di revocare le deleghe assessoriali all’assessore Lo Forte in assenza di sue spontanee dimissioni dall’incarico e, al tempo stesso, di adottare i doverosi provvedimenti nei confronti del segretario generale».