Paolino l’inventore vivo grazie a un cuore nuovo. E lavora a un progetto per salvare altre vite
di Alberto Drago
Continua l’impegno dell’ingegnere gestionale Paolino Pio Mattina, 28 anni, inventore di dispositivi energetici e biomedici, scritto all’albo nazionale degli Inventori, volto all’impiego di “Andrea”, un elettrostimolatore per cuori artificiali che ha realizzato per migliorare le condizioni di vita dei pazienti affetti da gravi problemi cardiaci. L’apparecchio che si chiama “Andrea” come il donatore del cuore allo stesso ingegnere che, nel 1998 è stato segnato profondamente da un trapianto cardiaco, consente agli stessi pazienti di arrivare al trapianto di cuore senza limiti di tempo. Mattina, continua a studiare con grande motivazione e da autodidatta nel campo dell’energia e sulla materia dei cuori artificiali.
“Andrea” mira ad eliminare le batterie ed a produrre energia elettrica all’interno del corpo umano stesso.
Un tassello importante per la lotta alla vita e alla sopravvivenza dei pazienti cardiologici gravi in attesa di trapianto che ha indotto l’inventore a sottoporre “Andrea” all’attenzione dei docenti del dipartimento di Ingegneria Biomedica, Medicina e Experimental Medicine (Medicina Sperimentale) dell’Università La Sapienza di Roma nel corso di una videoconferenza che si è svolta con la partecipazione dell’ingegnere Tommaso Campi, professore di Ingegneria Biomedica e del medico Cardiochirurgo Andrea Montalto.
«Sono contento – spiega Mattina – che il professor Campi ha ritenuto la mia invenzione fattibile tecnicamente, brillante dal punto di vista dell’intuizione e da portare avanti con uno studio di fattibilità e progettazione del prototipo che ho ideato. Mi è stato concesso inoltre di approfondire gli studi con una Borsa di Studio e Master in Ingegneria Biomedica.
Anche il dottor Montalto ha apprezzato “Andrea” con la possibilità di fare un bel lavoro di ricerca guidata dai team delle facoltà ingegneristiche e mediche, professori universitari e cardiochirurghi attraverso La Sapienza. Facendo rifermento alla mia storia passata – conclude – preciso che non posso lucrare su un progetto dove vi è in ballo la vita della gente».