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Mazzarino: crisi idrica, monta la rabbia degli agricoltori. «Le aziende a un passo dal baratro»


di Redazione

Mazzarino: crisi idrica, monta la rabbia degli agricoltori.
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28 Lug 2024

Un appello da agricoltori e allevatori del sud provincia parte da Mazzarino. A Palazzo Alberti, ieri sera, l’incontro dedicato alla crisi idrica e all’impatto dell’autonomia differenziata, organizzato da Mazzarino Lab e Partito democratico. La rabbia monta in tutto l’hinterland, da Mazzarino a Riesi, da Barrafranca a Sommatino, da Gela a Niscemi. Presente all’incontro la parlamentare Dem Vaentina Chinnici. L’iniziativa potrebbe essere l’abbrivio di una serie di azioni di protesta previste nei prossimi giorni, che dovrebbero culminare con una manifestazione davanti a Palazzo d’Orléans, a Palermo. Alle richieste urgenti, quali la riduzione dei canoni dei consorzi di bonifica per gli agricoltori si affiancano a quelle a medio e lungo termine come il completamento di dighe ferme a quarant’anni fa e l’utilizzo dei fondi del Pnrr per l’uso delle acque reflue per irrigare i campi.

Damiano Arena, fondatore di Mazzarino Lab, ha chiesto alla parlamentare del Pd di avviare attività di controllo e vigilanza su tutte le infrastrutture presenti sul territorio. «Esiste un depuratore – afferma – che non funziona e questo rappresenta uno degli esempi più emblematici. Presentato nei primi anni duemila come uno dei progetti più all’avanguardia e innovativi è rimasto tale solo nei proclami. Questa infrastruttura, unite ad altre, potrebbe contribuire a risolvere uno dei problemi, consentendo il riuso delle acque di depurazione. Poi c’è il problema delle perdite o quello delle manutenzioni. Bisogna lavorare per sistemare le opere esistenti e migliorarle».

Poi l’appello degli agricoltori della zona, in forma scritta, consegnato nelle mani della parlamentare.

«I problemi per i nostri comparti – scrivono in uno dei passaggi del documento – sono enormi: la produzione delle coltivazioni erbacee registra un calo dell’80 per cento. Inoltre, a causa delle congiunture internazionali, il prezzo del grano duro ha un crollo rispetto agli anni passati. Gli allevatori per mancanza di acqua non potendo dissetare il bestiame stanno macellando la gran parte delle loro mandrie, portando in bilico l’integrità delle aziende».

Presenti tra gli altri Salvatore Chiantia, già sindaco di Riesi e presidente del consiglio di amministrazione di Cantine La Vite Sca, il sindaco di Barrafranca, Giuseppe Lo Monaco, i presidenti del consiglio comunale di Barrafranca, Kevin Cumia e Sommatino, Rosalba Sanfilippo. E ancora Raffaele Migliore, presidente dell’organizzazione olivocoltori Aip Olivo. Rosalba Migliore, presidente della Confederazione Italiana Agricoltura centro Sicilia, gli imprenditori Giuseppe Patrì (Riesi), Alessandro Crapanzano, Maria Stella Brizzi (Barrafranca) e Francesco Siciliano e Rosario Capici, entrambi di Mazzarino.

«Aldilà di scavare pozzi – le parole dell’onorevole Chinnici – e di altre iniziative urgenti, disperate direi, servono soluzioni strutturali. L’acqua, come sappiamo, si perde a causa della perdite. Sulle infrastrutture idriche non c’è una politica efficace. Come, sul riutilizzo delle acque reflue, che sarebbe fondamentale almeno per irrigare i campi. Ormai questo governo è in carica in Regione da almeno sette anni. Pensiamo che le risposte dovevano arrivare molto prima. Ma che almeno si faccia presto e si faccia subito».
L’incontro è stato moderato da Marilena Fardella, segretaria di Mazzarino Lab. Al tavolo di presidenza, con Arena e Chinnici, c’erano Gianluca Branciforti, Maria Grazia Cuda, Benedetta Collura e Luigi Bognanni, consiglieri comunali, tutti eletti nella lista Mazzarino Lab.


Redazione
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