Gela, parlamentari e avvocati in visita al carcere. Detenuti chiedono campetto polivalente
di Redazione
Visita istituzionale nel carcere mandamentale per una delegazione di parlamentari che ha accolto l’invito dell’osservatorio delle Camere Penali, Camera Penale «Eschilo», Unione Camere Penali e Ordine degli Avvocati. Erano presenti il senatore Pietro Lorefice, la senatrice Ketty Damante, entrambi del Movimento Cinquestelle e il parlamentare regionale Salvatore Scuvera, di Fratelli d’Italia. Con loro gli avvocati Rocco Guarnaccia e Giacomo Ventura, presidente e presidente onorario della Camera Penale e in rappresentanza del Foro locale, altri legali e operatori del comparto giustizia. «La struttura è in buone condizioni – le parole del senatore Lorefice – anche se non sono mancate le richieste da parte dei detenuti. Le sottoporremo al direttore e agli organi competenti». Tra queste una maggiore attenzione nella cura degli spazi comuni nel penitenziario di via Beato Agostino Novello, privi di climatizzazione, al pari delle celle di detenzione e la realizzazione di un campetto polivalente per calcio e pallavolo all’interno della struttura. Ad accogliere parlamentari e avvocati c’era il direttore del carcere, Walter Bressi.
«Il clima torrido – dice ancora Lorefice – non aiuta certo la permanenza dei detenuti in carcere. Confidiamo in un miglioramento della loro condizione. Abbiamo anche chiesto notizie sui progetti in corso. Durante la visita abbiamo visto che si svolgevano lezioni a favore dei detenuti, nel solco del principio di riabilitazione. Stileremo un documento attraverso il quale formuleremo le richieste».
«Abbiamo avuto l’opportunità – dice l’onorevole Scuvera – di verificare le condizioni di vita dei 68 detenuti all’interno della struttura e le attività che svolgono durante le ore di detenzione. La struttura si è rivelata essere in condizioni più che sufficienti: le stanze, che ospitano due detenuti ciascuna, sono dotate di bagno in camera con doccia. Inoltre, il carcere dispone di una palestra, una cappella e una sala teatro polifunzionale. Abbiamo avuto modo di assistere a un corso di formazione per operatori edili, a cui stavano partecipando una decina di detenuti. Inoltre, durante la visita, abbiamo potuto dialogare con alcuni di loro, i quali hanno espresso le loro opinioni riguardo alle condizioni di vita all’interno del carcere. A livello nazionale, il governo Meloni e il ministro Nordio hanno recentemente rivolto l’attenzione alla situazione delle carceri italiane, emanando un decreto che, nei prossimi due anni, porterà all’assunzione di mille nuovi agenti di polizia penitenziaria. Il decreto prevede anche l’istituzione di un albo per comunità in grado di accogliere alcune categorie di detenuti con dipendenze, l’aumento del numero di telefonate e colloqui telefonici disponibili per i detenuti, e la nomina di un commissario straordinario incaricato dell’edilizia penitenziaria».