Niscemi: tornei di scherma, tennis e calcio. Passione alla festa provinciale dell’Unità
di Alberto Drago
La Festa provinciale dell’Unità si conclusa da giorni ma alcune istantanee sono ancora impresse nella mente di chi l’ha vissuta da protagonista o semplice partecipante. È il caso delle manifestazioni sportive.
Eventi indetti dal segretario, Carlo Pisa e dal direttivo, in collaborazione con il professor Pino Pardo, realizzate a cura del Centro di aggregazione sociale dello sport e dall’associazione sportiva Giovanni Paolo II, presieduta da Roberto La Rosa.
Si è disputato in piazza Vittorio Emanuele un Torneo dimostrativo di Scherma arbitrato da Matteo Ragusa e Glenda Meli, a cura della scuola del maestro Francesco Ragusa che ha visto in pedana gli spadaccini niscemesi Miriana e Ilaria Cona, Giulio Cassarà, Mattia Farruggio, Lara Salerno, Rubens Nigito, Matilde Spinello, Giorgia Tinnirello e Violet Zappulla, Gabriele e Matteo Bennici, Alberto Cassarà, Agata Conti, Giuseppe Farruggio, Salvatore Iannitto, Swami Malvé, Giuseppe Muscia, Maria Luce Ragusa, Leonardo Russo e Leandra Sammartino.
Parallelamente, si sono anche disputati nell’ambito della Festa provinciale dell’Unità un Torneo sportivo di tennis da tavolo competitivo e di calcio allievi non competitivo a cura dell’Asd Giovanni Paolo II.
Nella categoria Senior del Torneo di tennis da tavolo (ping-pong) si sono classificati: Sergio Buttafuoco primo, Alessio Buttafuoco secondo, Enzo Bergamo terzo, Antonio Montante quarto e Gino Porsio quinto.
Nella categoria ragazzi invece si sono classificati: Rosario Avila primo, Giovanni Tinnirello secondo, Emanuele D’Izzia terzo, Samuel Panarisi quarto, Simone Di Modica quinto, Manuel Spatola sesto e Giulia Licco settima (nella foto le premiazioni sul palco).
La Festa provinciale dell’Unità a Niscemi inoltre è stata vivacizzata da spettacoli, esibizioni musicali, degustazioni di piatti tipici locali in piazza ed incontri pubblici su temi di attualità che si sono svolti al Belvedere.
In particolar modo è stato trattato il tema
dell’Autonomia differenziata come “Schiaffo al Sud” che compromette il lavoro, le politiche ambientali, l’istruzione, la sanità pubblica, il welfare e lo sviluppo.
Ragioni per le quali il Pd chiede l’abrogazione della legge a difesa dell’unità del Paese.