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PORTE CHIUSE | Sicurezza

Riesi: primo piano del municipio off limits, si accede solo con il badge. Insorge l’opposizione


di Redazione

Riesi: primo piano del municipio off limits, si accede solo con il badge. Insorge l’opposizione
attualità
11 Ott 2024

«Il primo piano del palazzo del Comune non è più accessibile liberamente a nessuno. Occorre avere una scheda con un apposito codice, un badge personale, che permette di aprire la porta che dà accesso al piano, altrimenti, se si bussa e qualcuno apre si entra, in alternativa, nessuno può accedere. Così le istanze del cittadino rischiano di rimanere prive di ascolto.
Ci rincresce che il palazzo trasparente, tanto declamato in campagna elettorale, oggi si sia trasformato in una struttura di massima sicurezza». Lo affermano i consiglieri di opposizione, Vincenzo Scibetta, Franco La Cagnina, Rosy Pilato, Alice Chiantia e Gianfranco Capizzi.

«Un cittadino – affermano – che magari non conosce gli orari di ricevimento o si trovi a passare dal municipio per incontrare e parlare con il sindaco o con chi lavora negli uffici siti al primo piano del palazzo comunale è fisicamente impedito ad accedere. Mai successa una cosa del genere in tanti anni di amministrazioni. Il palazzo del Comune è la casa dei cittadini, non la trincea del sindaco e della giunta comunale. Altro che Comune di tutti, il palazzo di città, a Riesi, è diventato proprietà privata. E gli organi istituzionali che dovrebbero garantire la piena fruibilità dei servizi e la trasparenza degli ambienti del palazzo municipale non sono più deputati a questo? La cosa sempre grave è che di questa barriera nei confronti del pubblico, non è stato informato nemmeno il Consiglio Comunale. Sicuramente noi consiglieri di opposizione. Se non fosse stato per la mancata possibilità di entrare al Comune e la successiva richiesta telefonica di spiegazioni, noi saremmo all’oscuro di tutto».

«Ci è impedito – incalzano – fisicamente di svolgere il nostro ruolo e nessuno ha garantito il nostro libero accesso. I motivi di sicurezza che hanno portato l’amministrazione comunale ad adottare queste misure, possono anche essere in parte condivisibili dopo quello che è accaduto al sindaco di Delia e possono giustificare l’adozione di qualche cautela in più nel ricevimento del pubblico, non certo, però, la chiusura totale degli uffici del primo piano. In verità c’è la mancata volontà di ascoltare e di interagire con i cittadini. Ci sono giunte varie segnalazioni di concittadini che più volte sono andati al Comune per parlare con il sindaco, per ragioni e motivazioni svariate, ma lui non è raggiungibile o delega altri componenti della giunta, per evitare forse di affrontare le problematiche segnalate dagli stessi cittadini. Dentro il suo piano vuole solo gente amica, gente che in campagna elettorale si è spesa per la coalizione, dimenticando che una volta eletti si diventa sindaco e giunta di tutti i cittadini anche di quelli che non li hanno votati».
Un fatto mai accaduto, secondo i consiglieri, al comune di Riesi.

«In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, le istituzioni devono aprire le porte alle persone e non chiuderle. Non occorre costruire barriere ma aprire gli spazi ai cittadini. I rischi di chi amministra li conosciamo tutti, tutti i sindaci, passati, presenti e futuri, come tutti gli amministratori degli enti locali sono soggetti a rischi, inclusi quelli personali. Ma non è la prima volta – concludono – e non sarà l’ultima. Di sicuro la risposta non può essere di chiudere le porte del municipio».


Redazione
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