Ambiente, l’impegno dei ragazzi. Raccolti rifiuti nel piazzale della scuola e nelle strade adiacenti
di Redazione
Mattinata all’insegna della sostenibilità ambientale con protagonisti i ragazzi dell’istituto comprensivo «Nino Di Maria», impegnati in prima linea nella pulizia del piazzale interno della scuola e delle vie adiacenti alla scuola. L’iniziativa, organizzata dalla Srr Ato 4 Cl Sud, Impianti Srr e dall’istituto scolastico mirava a sensibilizzare la comunità sull’importanza di una corretta gestione dei rifiuti. Nel corso della giornata, gli studenti hanno dimostrato che il cambiamento parte da loro.
Durante la giornata sono state affrontate diverse tematiche: L’importanza della raccolta differenziata per la salvaguardia dell’ambiente, le conseguenze negative dell’abbandono dei rifiuti, che inquinano il territorio e finiscono in mare, il ruolo cruciale dei giovani nella promozione di buone pratiche ambientali. L’impegno della società di gestione rifiuti, nella fornitura di un servizio efficiente e di qualità.
Il problema centrale è stato chiaro: i rifiuti abbandonati, specialmente la plastica, non solo deturpano il territorio, ma finiscono inevitabilmente nei mari, minacciando l’intero ecosistema. Come ha sottolineato il sindaco Salvatore Letizia,
«Il comune di Sommatino – dice il sindaco, Salvatore Letizia – è tra i pionieri della raccolta differenziata in regione, avendola introdotta nel 2007. Oggi la percentuale si attesta al 67 per cento. L’obiettivo è chiaro: andare oltre. La sfida è aperta. L’obiettivo è aumentare la percentuale di raccolta differenziata, coinvolgendo attivamente i cittadini e promuovendo un cambiamento culturale nella gestione dei rifiuti. Un messaggio che risuona forte: la sostenibilità non è un optional, ma un imperativo categorico per tutti. Siate protagonisti del cambiamento».
La dirigente scolastica, Giovanna Ambrosiano, si è soffermata sull’importanza della responsabilità individuale e della collaborazione, facendo riferimento all’abbandono di rifiuti per le strade.
«Un problema da affrontare – dice – poiché i rifiuti abbandonati, in particolare la plastica, finiscono in mare attraverso lo scolo delle acque, contribuendo all’inquinamento e alla distruzione dell’ambiente in cui viviamo, con drastiche conseguenze negative per l’ecosistema marino».