«’A Pandemia», canzone dedicata al Coronavirus. Da Niscemi anche un grazie a medici e infermieri
di Alberto Drago
Anche la musica e la canzone locale come espressione dell’anima si sono fatti interpreti della grande tragedia umana e sociale che ha causato in tutta la penisola l’emergenza sanitaria del Coronavirus. “A Pandemia” infatti, è il titolo di una canzone con testo scritto dal professor Gaetano Groi, docente di Educazione tecnica di scuola media in pensione che ha musicato e cantato in dialetto niscemese con la sua chitarra Salvatore Ferranti (in arte “Totò Battisti”). Totò dal 1975 al 1985 è stato il cantante del noto gruppo musicale niscemese dei “Marmostein” con i quali, essendo particolarmente incline per la sua voce, ha interpretato tantissime canzoni di “Lucio Battisti”. Salvatore Ferranti ha partecipato nel decennio come cantante dei Marmostein a varie manifestazioni canore dove ha ottenuto ottimi risultati e adesso è tornato a cantare con A Pandemia “testo e brano musicale” spiegano Gaetano Groi e Salvatore Ferranti, “che sono nati da momenti di sconforto e grande preoccupazione vissuti da ognuno di noi per il Covid-19”.
La prima parte della canzone è dedicata al Coronavirus “chiinu ri vilenu e purtaturi ri terrori e morti”.
La seconda parte invece è dedicata ai medici ed agli infermieri “chi hamma ludari – eroi pi sempri chi tantu cunfortu hannnu saputu dari”.
Mentre la terza parte è dedicata ai tanti morti causati dalla pandemia ai quali “un fiori hamma purtari a sti poviri nuccenti, ma forti è u duluri amuri pi sempri ma forti è u duluri e mu portu pi sempri”.
Il brano “A Pandemia” spiega Salvatore Ferranti, “è già stato pubblicato su You Tube ed è individuabile ed ascoltabile digitando nella ricerca il mio nome e cognome e il titolo A Pandemia.
di eseguire il brano con un gruppo musicale e di poterlo incidere.
Su questo conclude” Salvatore Ferranti,”ci stiamo lavorando insieme a Gaetano Groi ed altri musicisti”.