Niscemi, centro disabili chiuso e circondato da erbacce. Protesta il consigliere Di Martino (Id)
di Redazione
Un bene confiscato alla mafia e assegnato, Dopo i lavoro di restauro il centro «Rosario Livatino» è abbandonato a se stesso. Le sterpaglie hanno perso il sopravvento sul bene confiscato alla mafia e assegnato all’associazione un costoso restauro, a un’associazione di volontariato senza fini di lucro, il centro Genitori Soggetti Diversamente Abili, per assistere una quarantina di giovani con varie difficoltà. La segnalazione dell’abbandono della struttura è stata messa nero su bianco da Iniziativa Democratica. «Da mesi – scrivono – il servizio che il Centro Diurno rendeva ai cittadini diversamente abili è stato sospeso. La struttura all’interno del bene confiscato alla mafia è in stato di abbandono con le sterpaglie alte oltre un metro. Chi si occupa della manutenzione? Nessuno. Chi si occupa della sorveglianza? Non si sa». Domande che vengono rivolte al sindaco Massimiliano Conti. Intanto il consigliere comunale di Id Giuseppe Di Martino ha presentato una richiesta al Sindaco per essere autorizzato, per domenica 14 giugno, assieme a un gruppo di volontari, a effettuare la pulizia straordinaria dell’area esterna al Centro.
A stretto giro la risposta del sindaco.
«A giorni – dice Conti – avrò un incontro col manager dell’Asp, Alessandro Caltagirone, per concretizzare il progetto di assegnazione di fondi all’associazione diversamente abili per la riapertura e la gestione del Centro Livatino».