Gela: bagno vietato in prossimità degli scogli di Manfria. Tuffi vietati al Pontile. Off limits le zone dei relitti
di Redazione
Quali sono le spiagge e i tratti di mare fruibili al pubblico? Sgombriamo subito un dubbio, l’inquinamento non c’entra nulla, non ce n’è. Si tratta solo di regole per garantire la sicurezza delle persone. E non tutti sanno che alcuni posti solitamente meta di tuffi, passeggiate e bagni al largo, sono interdetti alla pubblica fruizione. Lo specifica a chiare lettere l’ordinanza emanata stamane dal comandante della Capitaneria di Porto, capitano di fregata Cosimo Roberto Carbonara. Ai tradizionali e scontati divieti in prossimità degli sfoghi dei corsi d’acqua, come Macchitella (zona torrente Gattano), Dirillo e fiume Gela, ci sono posti come il pontile sbarcatoio (meta di tuffi temerari) e gli scogli di Manfria o i costoni rocciosi di Desusino dove sarà vietato fare il bagno o godersi una tintarella. Sono luoghi che non garantiscono la sicurezza della balneazione. E purtroppo la storia ce lo insegna. Come dimenticare il caso del giovane rimasto paralizzato qualche anno fa dopo un tuffo dal pontile? O le tante spiaggette sotto i costoni dove si sono verificate frane in varie località del Paese? Sono tutte condizioni che impongono prudenza massima. Così la Capitaneria dedica un lungo paragrafo ai divieti nella nuova ordinanza fresca di stampa, annunciando multe ai trasgressori.
Balneazione interdetta a 100 metri dalle imboccature del porto, all’interno dei corridoi di lancio destinati opportunamente segnalati, negli specchi acquei antistanti le foci dei fiumi fino ad una distanza di 50
metri dalla costa e nel raggio di metri 200 da insediamenti industriali, quali opere di presa e restituzione acqua di mare. In tali luoghi è, altresì, vietato qualsiasi tipo di pesca. Tali divieti hanno carattere permanente. È fatto obbligo alla Raffineria di Gela di vigilare e di provvedere alla manutenzione sia del grigliato di protezione alle opere di presa acqua di mare che della cartellonistica di divieto di immersione in dette zone di mare. Spiagge e mare off limits anche nel tratto di 100 metri sia in direzione Est che Ovest in prossimità dei costoni rocciosi franosi dei Manfria (Gela), Faino e Desusino (Butera). Idem nel tratto di mare per una estensione di 30 metri in direzione Est e Ovest presso i gruppi rocciosi franosi delle località Due Rocche di Butera e scogli di Manfria a Gela. E ancora in località Montelungo a una distanza di 200 metri in prossimità del relitto della motonave Irini, affondata a largo di Gela durante un nubifragio. Divieti anche a metà circa della lunghezza del molo di ponente, lato esterno, del porto Rifugio di
Gela, in relazione alla presenza del relitto della motonave New Rose, per un raggio di 200 metri. E nella fascia di mare ampia 15 metri e per tutta la lunghezza della struttura pericolante del pontile Sbarcatoio di Gela. Niente bagno nel tratto di mare compreso tra il fiume Dirillo e il torrente Priolo siti in località Bulala in ossequio all’ordinanza 27/2019 della Capitaneria di porto, con la quale è vietata individuata l’area di tutela archeologica
integrale di Bulala.