Gela: ragazzino di 13 anni vittima di un incidente in via Recanati. Trasferito in ospedale ma era già deceduto
di Redazione
Vano l’ultimo tentativo di strapparlo alla morte. La morte che lo aveva già rubato agli affetti più cari per un maledetto incidente. Quando è arrivato in ospedale, Angelo Giovane, 13 anni, era già in codice nero (decesso). I sanitari, come da prassi, hanno tentato di rianimarlo meccanicamente ma non c’è stato nulla da fare. È stato tutto inutile. Angelo era caduto con la bicicletta intorno alle 14.30, mentre pedalava in via Recanati. Aveva una grande passione per le mini moto e le bici. Non disdegnava qualche acrobazia ma era veramente bravo. La foto che campeggia sul suo profilo Instagram lo ritrae in sella a una e-Bike, con casco allacciato in testa e lieve impennata. Robe da ragazzini. A 13 anni si sa sono pieni di vitalità. Non sapeva, questo povero e amatissimo ragazzino (sui profili social si moltiplicano le dediche e i messaggi di cordoglio ai familiari), che oggi ad attenderlo c’era un destino tragico e crudele. Al momento si sa solo che è caduto con la bici, incidente autonomo. Non si conosce l’esatta dinamica, sulla quale stanno cercando di fare luce gli agenti del Nucleo Infortunistica della Polizia Municipale, agli ordini del comandante Giuseppe Montana. Il ragazzino sarebbe deceduto quasi sul colpo dopo aver battuto la testa. Studente dell’Istituto Comprensivo «Don Milani», occhi marroni, capelli sempre in ordine, legatissimo a mamma Valentina e papà Graziano, era un ragazzino delizioso. Splendido. Con tanti amici e compagni di giochi che gli volevano bene. E lo ricordano, sorridente, in sella alla sua bici, mentre pedala spensierato.