Aria di scontro nel Pd? Dirigenti e iscritti sbottano. Tra loro anche due ex sindaci
di Redazione
Cosa accade nel Pd? Dal capoluogo al Vallone, quaranta tra dirigenti, iscritti e simpatizzanti annunciano che non voteranno alle primarie per la scelta del candidato presidente della Regione e criticano il mancato allargamento, scelte del partito, nomi dei candidati e percorso di scelta. A dire il vero la base sarebbe più ampia poiché, ognuno dei segretari, esprime il suo dissenso a nome della sezione di appartenenza. «Il Pd – scrivono – deve realmente investire sui territori, prima ancora di investire su un’alleanza larga. In sostanza, non basta solo il Pd e neanche un’alleanza con Cinquestelle o 100 passi. È necessario allargare l’alleanza sin qui costruita, senza scadere nel trasformismo. Un’alleanza che deve necessariamente essere vasta, che attiri inoltre la società civile organizzata ed il mondo locale del movimentismo».
«Conoscere, ascoltare, dialogare e progettare per un appuntamento così importante come le primarie, questo a nostro avviso, doveva fare il Pd, ma purtroppo si arriva sempre agli appuntamenti elettorali come se arrivassero all’improvviso, impreparati, con la fretta di scegliere un nome piuttosto che un progetto serio da sposare e condividere».
Il documento politico è firmato da Federica Giorgio, componente dell’assemblea nazionale e segretaria del circolo Centro Storico del capoluogo, Salvatore Mazzarisi, segretario del circolo «La Martina» e già sindaco di Resuttano, Vincenza Mazzarisi, presidente del consiglio comunale di Resuttano, Alessandro Plumeri, presidente del consiglio comunale e già sindaco di Villalba, e altri iscritti al partito.