Bocciata la sanatoria degli immobili abusivi entro i 150 metri dalla costa. L’Ars affonda l’emendamento di Assenza
di Redazione
Stop all’emendamento aggiuntivo al ddl edilizia che prevedeva la sanatoria degli immobili abusivi costruiti entro i 150 metri dalla costa prima del 1983 in Sicilia. Si tratta di tutti quegli immobili che non avevano potuto beneficiare della sanatoria nazionale del 1985. Un provvedimento che, anche a Gela, era atteso numerosi proprietari di immobili edificati negli anni passati sulla fascia costiera. Il testo, presentato dal deputato Giorgio Assenza (Diventerà Bellissima), che aveva suscitato la contrarietà da parte delle opposizioni in aula e dal governo regionale, è stato respinto con votazione segreta per soli due voti: 24 i pareri contrari e 22 a favore.
Bocciata la norma contestata, alla fine scatta il disco verde per il ddl edilizia approvato con 27 voti favorevoli, zero contrari e 16 astenuti. La norma ha incassato il via libera dopo un iter molto travagliato in Aula testimoniata dall’astensione, al momento del voto, del Pd e del M5s. Ancora più complicata è stata l’approvazione finale della norma stralcio dell’articolo 20 che prevede una sorta di “mini-sanatoria”. Il testo che è passato con un solo voto di scarto – 23 i pareri favorevoli e 22 i contrari – è un emendamento al ddl che di fatto attiva una sanatoria edilizia per le costruzioni realizzate dove esiste un vincolo di inedificabilità relativa e non assoluta.
«Non c’era alcuna intenzione – dice il presidente dell’Ars Giafranco Miccichè – di cementificare o sanare situazioni recenti di abusivismo selvaggio in Sicilia. Personalmente ero favorevole perché si voleva porre rimedio a una serie di ingiustizie. Non credo che oggi abbiamo reso un buon servizio ai siciliani».
«Con il voto segreto, tanto disprezzato da Musumeci e però richiesto dalla sua maggioranza, viene bocciato l’articolo che prevedeva una vergognosa sanatoria per gli immobili costruiti entro 150 metri dalla costa. Una norma controversa a cui, a parole il governo si è detto contrario, che per fortuna l’Aula ha bocciato». Lo ha dichiarato Anthony Barbagallo, deputato e segretario regionale del Pd Sicilia.