«Lido e cemento a Falconara», no secco di Italia Nostra. «Spiaggia unica, va tutelata»
di Redazione
Tre anni fa il caso politico sollevato dai parlamentari regionali del Pd Nello Dipasquale e Peppuccio Arancio (non più in carica). Adesso è Italia Nostra a intervenire a difesa della spiaggia di Falconara, ai piedi del Castello, data a quanto pare a una società privata con tutti i permessi in regola ma con un problema di opportunità e rispetto dell’ecosistema, almeno secondo l’opinione del Pd prima e di Italia Nostra adesso. Sulla spiaggia di Falconara, su uno sperone roccioso, nel territorio comunale di Butera, si erge il Castello di Falconara, dimora storica del XIV secolo caratterizzata dalla grande torre centrale costruita inizialmente per l’allevamento dei falconi da caccia – argomentano gli ambientalisti.
«Nel 2001 – spiegano alle agenzie di stampa – l’assessorato regionale dei Beni culturali ha dichiarato il Castello di Falconara e l’annesso giardino ‘di importante interesse storico-architettonico e pertanto sono stati sottoposti alle relative prescrizioni di tutela. Si tratta di un sito, di un complesso architettonico di peculiare suggestione e bellezza che connota il magnifico, antistante litorale. Il decreto di vincolo ha inteso preservare qualunque alterazione del contesto paesaggistico e ambientale del litorale nonché dell’intera area costiera che è stata identificata e designata come zona Sic, Zsc e Zps. L’area fa parte del vasto litorale della Sicilia meridionale che, dalle bianche spiagge di Butera continua con la Riserva naturale di Punta Bianca fino alla Riserva di Torre Salsa, inglobando la celeberrima Scala dei Turchi. Non a caso questa parte di costa meridionale dell’Isola risulta in buona parte sottoposta a vincolo per le sue straordinarie bellezze naturalistiche e paesaggistiche. In conseguenza del provvedimento di tutela, nel 2005 venne abbattuto il Lido Sorriso, abusivo, un ecomostro” realizzato nei pressi del Castello di Falconara. Di recente, siamo venuti a conoscenza del fatto che l’area nella quale sorgeva il Lido Sorriso, a seguito di un bando regionale, sarebbe stata data in concessione, dal Demanio Marittimo della Regione Siciliana, a una società che sta realizzando un nuovo lido, con strutture prefabbricate e rilevanti opere in cemento armato, mentre nello scoglio più grande della spiaggia verrà incredibilmente ripristinato una sorta di terrazzo in muratura».
«Che dire? – affermano i vertici di Italia Nostra – Le immagini fotografiche che abbiamo realizzato di recente nella spiaggia di Falconara sono eloquenti. E sconcertanti. Inoltre, è evidente che una nuova concessione da parte della Regione Siciliana, in quell’area, costituirebbe una grave e assurda azione in evidentissima contraddizione in ordine agli atti di tutela posti in essere e alla conseguente demolizione del Lido Sorriso del 2005. Demolizione effettuata con fondi pubblici e finalizzata a ripristinare lo stato dei luoghi. Pertanto, ci attendiamo risposte chiare e immediate azioni ispettive da parte della Regione Siciliana (specificatamente dall’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente e dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), ma anche da parte del Comune di Butera e dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta».
Italia Nostra annuncia di avere in corso valutazioni legali per ravvisare gli estremi di un esposto alla Procura della Repubblica di Gela, competente per territorio.