La Procura di Gela ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti dell’ex vicesindaco Simone Siciliano, 46 anni, dell’ex consigliere comunale Antonio Torrenti, di 47 e degli imprenditori Emanuele e Angelo Mendola, fratelli, ex presidente e dirigente della società di Calcio. Le indagini sono state condotte nei mesi scorsi dalla Sezione Operativa del Reparto Territoriale dei Carabinieri. I quattro rispondono di concorso nel reato di corruzione (articolo 319 del Codice Penale).
I fatti contestati dall’accusa risalgono al 2016 durante l’amministrazione del sindaco Messinese, periodo in cui Siciliano e Torrenti, ricevevano
dai fratelli Mendola, titolari della ”Sital Impianti”, la somma di 160.000 mila euro per consentire l’acquisto della quota sociale del 40 per cento della Società Sportiva Dilettantistica «Città di Gela», all’epoca dei fatti in un grave stato d’insolvenza, promettendo in cambio l’aggiudicazione di appalti comunali, tra cui l’appalto relativo alla manutenzione dei pali dell’illuminazione pubblica.