Da Niscemi a Birgi, basi in pre allarme. Musumeci: «La Sicilia ha un ruolo strategico»
di Redazione
Le basi militari Nato di Niscemi (stazione radio Muos) e Sigonella e gli aeroporti militari Trapani – Birgi e Lentini – Sigonella hanno elevato il livello di allerta. La conferma alla logica, qualora ve ne fosse bisogno, è arrivata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, intervenuto a «Omnibus» su La7. «Il sistema di difesa in Sicilia – dice – assume un ruolo strategico proprio per la posizione geografica, come sbocco nel Mediterraneo. Abbiamo la base Nato di Sigonella e quella di Trapani Birgi, il Muos a Niscemi. È normale che questo sistema di difesa sia in stato di allerta già da diversi giorni».
Musumeci.
«La popolazione – afferma – vive queste giornate con lo stesso stato d’animo in cui si vive in altre parti dell’Europa, non solo in quella occidentale. Abbiamo il dovere di sperare che la diplomazia possa risolvere il conflitto in corso. Immaginare un conflitto significa pensare a una sorta di terza guerra mondiale, che non risparmierebbe niente e nessuno».
Sono diverse centinaia i militari siciliani impegnati nella base di Sigonella. Molti di loro, una sessantina circa, sono originari di Lentini e dei comuni dell’hinterland Siracusano, territorio sul quale sorge l’imponente struttura militare.
La testimonianza.
«La situazione nella base – riferisce un operatore – è di calma apparente. Non c’è una condizione che abbia modificato gli equilibri all’interno della struttura militare. Proseguono le attività legate alla gestione dei droni. Noi militari abbiamo fatto un giuramento, che è valido dal primo all’ultimo momento della nostra carriera, ed è quello di non tirarci indietro di fronte a nulla. Al momento speriamo che questo conflitto si possa interrompere».
Livello di allerta.
La base militare di Sigonella con l’aeroporto «Cosimo Di Palma», ospita il 41º stormo Antisom dell’aeronautica italiana, l’11º reparto manutenzione velivoli e il 61º gruppo volo. La base aerea ospita, inoltre, la Nas Sig (Naval Air Station Sigonella), reparto d’elite dell’aviazione della Marina Statunitense ed è sede del Comando Alliance Ground Surveillance della Nato. Vi è di stanza, inoltre, un reparto specializzato dei Carabinieri, lo squadrone eliportato «Cacciatori Sicilia». Da giorni le basi di Sigonella, Birgi e il Muos di Niscemi sono in forte attività. I droni, inviati dalla base siciliana, continuano la loro attività ispettiva nei cieli dell’Est Europa. Si tratta però di droni non armati che hanno lo scopo di documentare ciò che sta accadendo, attraverso apparecchiature di precisione.
Il Muos.
All’interno degli aeroporti militari sono state aumentate le misure di sicurezza e vige una condizione di preallerta. Intense sono anche le esercitazioni navali Nato, iniziate qualche giorno fa nelle acque del Mediterraneo. In questo scenario diventa strategica la base di Niscemi che, attraverso il sistema Muos, controlla le comunicazioni tra i comandi Nato e le unità impegnate nei teatri operativi, tra cui, appunto, i droni di ultimissima generazione Northrop Grumman RQ-4 Global Hawk in continuo decollo dalla base di Sigonella. Le antenne Nrtf – Naval Radio Transmitter Facility, all’interno della stessa base, assicurano invece le comunicazioni in codice tra forze di superficie, sottomarine e navali, queste ultime, impegnate in questi giorni in diverse esercitazioni nel canale di Sicilia e in acque internazionali. Esercitazioni che – rivelano fonti di agenzia – sono ancora in corso e proseguono regolarmente.
Nella foto in alto due caccia F2000A «Eurofighter» dell’Aeronautica Italiana durante una missione