Da Niscemi a Sigonella, si alza il coro dei No Muos: «Via le basi dalla nostra terra»
di Redazione
Centinaia tra attivisti e semplici cittadini stanno partecipando alla manifestazione no Muos. Dopo il picchetto di protesta pacifica tenuto nei giorni scorsi alla base di Niscemi, stamane il concentramento è avvenuto davanti alla base militare di Sigonella. «Via le basi Usa e Nato dalla nostra terra», «No al Muos» sono alcuni degli slogans utilizzati negli striscioni e cantati dal popolo No Muos al di là del cancello della base americana per dire «basta alla militarizzazione crescente dei territori, con le politiche del governo italiano di aperto appoggio e sostegno ai conflitti portati avanti nel tempo e nel mondo da Usa e Nato».
«L’imperialismo guerrafondaio dell’Occidente – affermano dal coordinamento No Muos – è speculare all’aggressione della Russia che condanniamo, ribadendo ancora una volta che è ora di costruire un altro mondo, dove i popoli possano vivere in pace e possano autodeterminarsi in libertà. Condanniamo la scelta scellerata di aumentare la spesa militare in Italia, per l’anno in corso, a 26 miliardi, a discapito della spesa ridotta e insufficiente per tutelare realmente la salute, per un’istruzione degna di questa nome (e non militarizzata) e per il lavoro garantito a tutte e a tutti».
«Questa ennesima guerra – concludono – una delle tante in corso ma forse più pericolosa delle altre, dimostra che i governi non hanno alcuna difficoltà a stanziare miliardi per gli armamenti e nessun interesse a tutelare i ceti popolari da rincari e povertà».
(Nella foto grande una recente manifestazione No Muos. Fonte pagina ufficiale No Muos)