Gela, 500 mila per l’uso delle acque reflue. D’Arma: noi precursori, meglio tardi che mai
di Redazione
Circa 500 mila euro in più sul fondo regionale per la lotta alla siccità, che prevede tra l’altro la possibilità di adeguare i depuratori e realizzare le condotte per il riuso delle acque reflue ai fini agricoli. Lo prevede un emendamento approvato a Sala d’Ercole a firma dei deputati regionali del Movimento Cinquestelle nel corso della seduta parlamentare sulle variazioni di bilancio. «Un emendamento – spiegano i deputati – che destina una cifra utile a recuperare risorse idriche per migliorare gli impianti di depurazione e poter riutilizzare le acque per irrigare i nostri campi. Sappiamo che mezzo milione non risolve l’emergenza ma concretamente sarà utilizzata immediatamente per gli impianti di Gela e Licata che a causa della vetustà dei sistemi, gettano in mare centinaia di migliaia di metri cubi all’anno di acque che potrebbero tranquillamente essere riutilizzate per irrigare, opportunamente trattate, così come avviene nel resto del mondo. La Sicilia purtroppo ha un gap infrastrutturale frutto di mancata programmazione e volontà politica che emerge soprattutto in fasi emergenziali come quella che stiamo vivendo».
Il tema del riuso delle acque reflue è sempre centrale.
Stamane uno dei precursori di queste politiche, Salvatore D’Arma, già vicesindaco, assessore comunale all’Agricoltura, oggi presidente del circolo locale del Partito comunista italiano, è intervenuto sul tema.
«Meglio tardi che mai – afferma – dopo 25 si riprende la possibilità di utilizzare le acque reflue in agricoltura può diventare realtà. Fu il sottoscritto, nel contesto delle lotte per il funzionamento delle dighe e contro lo sversamento a mare dell’acqua, a permettere la sperimentazione a Montelungo. Furono prodotti studi e proposte . Fa piacere che Piero Lo Nigro oggi faccia parte del comitato tecnico regionale. L’utilizzo delle acque reflue deve essere compatibile con le nostre produzioni al fine di assicurare la salute del consumatori. La siccità non è, oramai, un fatto episodico e quindi occorre sfruttare ogni possibilità per incrementare la disponibilità idrica. Il dissipatore è necessario e sarebbe opportuno, altresì, valutare quello che l’ingegner Rosario Orlando ha illustrato in merito alla questione».