Gela, ancora polemiche sulla Tosap. «Commercianti penalizzati da questo aumento»
di Redazione
È duro il giudizio delle associazioni di categoria sulla vicenda Tosap, il tributo comunale sull’occupazione del suolo pubblico. Dopo riunioni, critiche, mediazioni e una delibera di giunta, i vertici degli enti datoriali accusano senza l’amministrazione di fare il «Gioco delle tre carte». A firmare il documento, nel pomeriggio, sono stati Antonio Ruvio, Rocco D’Arma, Armando Paolo Grimaldi e Rocco Pardo, massimi dirigenti di Casartigiani, Confcommercio, Ascom Sicilia e Confesercenti. Motivo?
«Ufficializzata – scrivono – con la delibera del 30 maggio 2022, dove il pagamento del suolo pubblico per occupazione temporanea, cioè il periodo estivo, veniva aumentato a 0,60 centesimi di euro al metro quadro al giorno e ridimensionato al 50 per cento, per venire incontro, a loro dire, alla crisi economica e aumento dell’energia, metano e materie prime che gli imprenditori stanno affrontando. Quindi rifiutando totalmente la richiesta delle associazioni datoriali, che chiedevano la sospensione del canone per il periodo estivo o quando meno lasciare il canone cosi come glia anni passati, nello specifico 0.13 centesimi metro quadro».
«In pratica – scrivono – l’amministrazione non solo ha aumentato di oltre il 400 per cento il canone per scontarlo del 50 per cento facendolo passare per un’agevolazione, trascurando che è il canone è aumentato di quasi tre volte, e che l’aumento resterà, aggiungendosi ai costi di gestione dei pubblici esercizi. Il canone da pagare per soli 50 metri quadri per 120 giorni sarà di 1.800 euro, più di un affitto dell’immobile stesso. Di certo questo inciderà sui costi e direttamente sui prezzi di vendita degli alimenti e bevande, altro che agevolare il lavoro e gli imprenditori, questo significa tassare sempre dipiù le aziende e allontanare il turismo».
«Consigliamo – concludono – di pagare il canone in maniera mensile, così da non incidere immediatamente ma gradualmente sulla liquidità dell’azienda».