«Ormai diventa sempre più urgente capire che fine hanno fatto i soldi per le aree di crisi industriale al Sud. Da più di un anno è stato lanciato il secondo bando di Invitalia, grazie a uno stanziamento già perfezionato di quasi 22 milioni di euro per l’Area di Crisi di Gela che interessa 23 comuni e 4 province siciliane. È prioritario sapere quante di queste risorse sono state effettivamente messe a terra, sono cioè andate a finanziare progetti di investimento e quali progetti. Gela è un’area profondamente toccata da una crisi che all’epoca ha avuto origine nello smantellamento della raffineria Eni, con successivo progetto di riconversione in bioraffineria ancora in corso. Nel frattempo però la crisi industriale si è propagata, investendo tutto il tessuto produttivo dell’area». Dono le parole del senatore Pietro Lorefice (M5S), segretario della presidenza del Senato e componente della commissione Politiche Ue.

Il parlamentare ha presentato una dettagliata interrogazione che domattina sarà al primo punto della IX Commissione, Industria, Commercio e Politiche agricole del Senato.

«Per via di questa forte crisi – afferma – a partire dal 2018, è stato affidato a Invitalia il Prri, Progetto di riconversione e riqualificazione industriale. Ne è scaturito un primo bando Invitalia, che però alla fine ha visto mettere a terra solo poco più di 3 milioni. Il 28 marzo 2023 è arrivato un secondo bando, per quasi 22 milioni, che avrebbe dovuto costituire un punto di svolta. Durante l’iter si sono riscontrate molteplici lungaggini burocratiche, che hanno finito per penalizzare le imprese. Il M5S ha chiesto quindi conto di questa situazione al ministero delle Imprese, con un’interrogazione che sarà discussa domani in commissione al Senato. A quanto risulta dagli ultimi dati disponibili, su 11 richieste di finanziamento di progetti imprenditoriali di investimento, a oggi 5 sono state respinte e 6 in corso di valutazione. Per tale ragione il M5S vuole andare a fondo e sapere da Invitalia e dal ministro Urso che fine hanno fatto progetti e risorse per risolvere una delle più dolorose crisi industriali del Sud. E lo chiediamo con ancora più urgenza in un momento in cui la più totale assenza di politiche industriali da parte del Governo ha portato a un crollo della produzione industriale nazionale per 16 mesi consecutivi su base annua. Cosa fa il Governo di fronte a questo sfacelo?», conclude.