Gela, in arrivo un «autunno caldo». comunali in agitazione, sit in degli ospedalieri
di Redazione
Si preannuncia un autunno caldo sul fronte sindacale nelle due principali realtà lavorative locali, Comune e ospedale, o più in generale Asp. I responsabili della funzione pubblica hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale, invocando l’intervento del prefetto. La vicenda è quella del fondo per l’efficienza dei servizi e la rioganizzazione dell’ente: Fes, pagamento dei contratti decentrati per l’anno 2020 e 2021, concorsi per le progressioni verticali, i cosiddetti avanzamenti di carriera che il sindacato reclama da mesi. Il documento sindacale è stato diffuso stamane a firme di Angelo Polizzi e Nicola Cannizzo, per la Cgil, Gianfranco Di Maria e Guido Catalano per la Cisl, Lino Salanitro per la Uil.
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Sull’altro fronte, quello degli ospedalieri, la vertenza è forse ancora più inasprita. I sindacati hanno infatti indetto un sit in davanti al municipio per sollecitare l’intervento dei sindaco e dell’amministrazione nei confronti di una sanità sempre più in difficoltà. Nuovi reparti che non vengono avviati, unità operative ridotte o chiuse per mancanza di medici, contratti e stabilizzazioni da fare. Un quadro a tinte fosche che inizia con la chiusura dell’unità di Psichiatria, esplora i vari declassamenti operati dall’Asp, dalla stessa Psichiatria a Malattie infettive, da Otorino laringoiatria alla Neurologia (partorita ma in realtà, soffocata sul nascere), a paradossi come quelli che vive la Rianimazione: un piccolo gioiello del «Vittorio Emanuele», che però non riesce a decollare per le croniche e note carenze di personale. Il documento è firmato da Angelo Polizzi Cgil, Salvatore Parrello Cisl, Lino Salanitro Uil, Giuseppe Provinzano Nursind, Gioacchino Zuppardo Fials, Pietro Di Prima Nursing Up e Salvatore Ballacchino, Fsi Usae.
I quali danno appuntamento per il sit in a mercoledì, 16 novembre, dalle 10 alle 13 in piazza San Francesco.