Gela: bambino di 9 anni in ospedale dopo aver giocato con i bruchi Scampagnata diventa quasi un incubo
di Redazione
Una gita fuori porta si è trasformata in un piccolo incubo per una giovane famiglia di Gela. Nei giorni scorsi avevano deciso di trascorrere un pomeriggio all’aperto, in un boschetto in territorio di Niscemi. La coppia, che ha tre figli, ha lasciato giocare i piccoli in maniera spensierata e libera. E a quanto pare i bambini sarebbero venuti a contatto con una colonia di piccoli (e apparentemente simpatici) bruchi. Uno dei bambini tornando a casa ha iniziato ad accusare malessere e una forte eruzione cutanea. La notte è trascorsa in preda a disturbi e prurito. L’indomani i genitori hanno portato il bambino in ospedale, dove i sanitari del Vittorio Emanuele hanno diagnosticato un eruzione cutanea di tipo allergico, pericolosa in soggetti con patologie. Per fortuna la terapia ha iniziato a fare effetto e il bambino nelle ore successive ha iniziato a stare meglio. Fino a sera quando è stato dimesso. Discutendone tra i medici e in famiglia i genitori hanno poi realizzato che il loro figlio era venuto a contatto – e ci aveva pure giocato – con piccoli bruchi del tipo processionaria del pino. Anche il padre del bambino ha accusato una reazione allergica, seppure in forma lieve.
Adesso entrambi stanno bene. Intanto, nei giorni scorsi Massimiliano Conti, sindaco di Niscemi, zona nella quale in queste settimane è stata segnalata la presenza di questo tipo di insetto (molto diffuso in Sicilia) a scopo precauzionale ha deciso di intervenire con un’ordinanza.
In quel territorio comunale infatti il Corpo forestale aveva rilevato diversi focolai di processionaria del pino, forme larvali di lepidotteri che possono causare effetti sanitari negativi sulle persone sugli animali domestici che risiedono in aree interessate dalle loro presenza. Pare che siano soprattutto le squame (una sorta di peluria) a essere fortemente urticanti se vengono a contatto con la cute con le mucose degli occhi e con le prime vie respiratorie. Per tali motivi il primo cittadino al fine di garantire il massimo contenimento dell’infestazione ha messo il provvedimento che ordina tutti i proprietari di aree verdi nelle quali sono presenti alberi di pino e in particolar modo della specie pino nero pino silvestre pino marittimo oltre che e varie specie di cedro, di provvedere alle opportune verifiche e ispezioni delle piante al fine di accertare la presenza o meno di larve di processionaria del pino. C’è anche una parte che riguarda la repressione poiché ai trasgressori saranno applicate sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.
Nella foto grande, in alto, un bruco del tipo processionaria del pino.