Gela: battaglia per la difesa dell’ospedale. «Manager e direttore devono dimettersi»
di Redazione
Una manifestazione molto partecipata si è svolta stamane in via Palazzi davanti all’ospedale organizzata dal comitato Sos Vittorio Emanuele. Luciana Carfì, Filippo Franzone e gli organizzatori intendono ottenere l’attenzione della politica regionale e nazionale sulla carenza di servizi e personale specialistico.
I coordinatori comitato hanno chiesto le dimissioni dei vertici dell’Asp, con a capo il manager, Alessandro Caltagirone, e del direttore sanitario del presidio, Luciano Fiorella.
«È una manifestazione – dice Filippo Franzone – necessaria perché dobbiamo richiedere l’attenzione delle istituzioni sul problema dei servizi sanitari. Oggi abbiamo un ospedale di migliaia di metri quadrati, ma è vuoto, funziona a un terzo delle sue possibilità».
«Lo hanno ridotto – afferma Luciana Cafrì – a circa 100 posti letto su una dotazione organica di 242. Per questo chiediamo le dimissioni del direttore sanitario. È qui da 12 anni e in questo arco di tempo abbiamo perso reparti e personale. Chiediamo le dimissioni della direzione strategica. In blocco. Devono andare a casa. Lo dobbiamo ai tanti che non ce l’hanno fatta, morti nelle corsie per mancanza di medici».
Il riferimento è ai 7 pazienti positivi che erano ricoverati in terapia intensiva a Gela, chiusa dopo un focolaio Covid «e sono tutti morti».
La manifestazione ha visto la partecipazione attiva di migliaia di studenti. Scarsa, però, l’attenzione della cittadinanza che, invece, a fine gennaio, aveva sottoscritto in massa un esposto.
Erano state circa 3.500 le firme poi trasmesse alla Procura per chiedere il rispetto dell’atto aziendale dell’Asp di Caltanissetta del 2019. Documento programmatico dell’Assessorato regionale alla Salute “superato” a fine dicembre con un’altra delibera regionale.
Durante la manifestazione, stamane, è intervenuto anche il sindaco, Lucio Greco, che ha portato il saluto agli organizzatori e ringraziarli per un’iniziativa che serve da ulteriore stimolo alle iniziative in corso come l’apertura del pronto soccorso infettivologico. Il sindaco ha invitato il comitato ad attuare una collaborazione con il Comune «nella comune battaglia di dare alla città servizi sanitari adeguati».