Gela, batterio della legionella nell’acqua? Il sindaco: «Tutto falso. Denuncio»
di Redazione
«Acqua inquinata», ma è tutto falso. La notizia gira sui social e annuncerebbe la presenza di un batterio molto pericoloso, quello della legionella, nell’acqua erogata dai rubinetti. Un elemento capace di indurre gravi forme di polmonite nell’uomo. Presenza del batterio, che stante alle voci false che circolano sui social, sarebbe stata accertata nel corso di esami eseguiti in Raffineria. Una storia priva di fondamento. «Nelle ultime ore – afferma una nota diffusa dal Comune – circola un messaggio audio whatsApp che mette in guardia i cittadini sul presunto inquinamento da legionella dell’acqua distribuita. Dopo aver scrupolosamente fatto i dovuti accertamenti con l’ufficio Igiene del distretto sanitario dell’Asp e Caltaqua, il sindaco, Terenziano Di Stefano, ha confermato che nessun parametro batterico dell’acqua distribuita dai due serbatoi sia inquinata, ma al contrario è perfettamente depurata e disinfettata come previsto dalle normative prima di essere immessa nella rete idrica cittadina».
In realtà, in questi giorni, alcuni cittadini ci hanno segnalato un sapore di cloro nell’acqua distribuita. Una prassi del tutto ordinaria. Gli enti pubblici, infatti, aggiungono il cloro per la disinfezione dell’acqua potabile. Il cloro, alias, ipoclorito di sodio o biossido di cloro, infatti, aggiunto in quantitativi minimi nell’acqua elimina batteri quali enterococchi ed escherichiacoli ed è attivo anche contro spore e il batterio della legionella. Ma nessun allarme inquinamento è in atto. Anzi, la notizia infondata della presenza di inquinanti, ha fatto arrabbiare il sindaco. Pronto ad azioni legali.
«Non c’è nessun rischio – dice Di Stefano – per la nostra salute e sono infastidito dall’allarmismo che si è creato attorno a una notizia non vera. Sto valutando di formalizzare una denuncia contro ignoti per procurato allarme».