Gela, bonifica delle discariche industriali. Territorio devastato. Greco: «Eredità pesante, stiamo intervenendo con forza»
di Redazione
Il sindaco, Lucio Greco e la dirigente del settore Ambiente, Grazia Cosentino, hanno preso parte ieri al sopralluogo richiesto da Arpa Sicilia (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) che, con i tecnici dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), hanno l’incarico di valutare la fattibilità e di elaborare il programma di bonifica delle discariche industriali di contrada Cipolla e Marabusca.
La prima è stata già inserita in area Sin (Sito di Interesse Nazionale) mentre la seconda rientrerà nella nuova perimetrazione. Tale riconoscimento è solo il primo passo di un lungo iter teso a risolvere una gravissima emergenza ambientale frutto di una massiccia opera di inquinamento risalente a circa 40 anni fa e di cui adesso l’amministrazione Greco intende farsi carico, usufruendo dei 10 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Sicilia.
«Si tratta – spiegano Greco e cosentino – di una cifra irrisoria rispetto a quella realmente necessaria per risolvere il problema di queste due aree ma è pur sempre un punto di partenza, sono somme subito disponibili e spendibili e non abbiamo intenzione di perderle. Il Comune pretende la bonifica dei due siti, nei quali si è consumato uno scempio ambientale di gravità inaudita ed stato fatto un danno di cui non conosciamo ancora nemmeno la vera entità. Di certo, c’è un problema di inquinamento del suolo, ma non sappiamo se la falda acquifera sia stata intaccata e quanto. Stiamo cercando di capirlo, ma il piano di caratterizzazione non è stato ancora approfondito».
Lo scenario che si presenta a Cipolla e Marabusca è apocalittico, con enormi vasche colme di catrame e idrocarburi profonde non si sa quanto. Appartenevano allo stesso proprietario e, negli anni, sono state deturpate dalle stesse operazioni.
«È una eredità pesante, – spiegano Greco e Cosentino – e l’iter per arrivare alla bonifica sarà lungo e complesso. Quello che è stato stabilito ieri, al termine del sopralluogo, consiste sostanzialmente in due date: entro il 31 ottobre Arpa e Ispra elaboreranno una stima di massima di ciò che serve fare e stabiliranno un ordine di priorità; successivamente, entro il 31 dicembre, si dovrà siglare l’accordo di programma con la Regione. E’, probabilmente, una delle sfide più ardue dell’attuale amministrazione, ma il problema è talmente grave ed urgente che da qualche parte si deve pur cominciare».