Gli autobottisti minacciano il fermo delle attività. Lo hanno ribadito al sindaco, Lucio Greco, che hanno incontrato in due occasioni. Il primo cittadino ha già investito della questione sia Caltaqua che l’Ati idrico di Caltanissetta. Quest’ultima non ha dato risposte. Della vicenda è stato informato anche il prefetto. Lamentano il prezzo elevato dell’acqua vendita da Caltaqua agli autobottisti privati per uso commerciale. Hanno più volte esternato le difficoltà legate alla gestione del servizio, che ritengono insostenibile. Lamentano l’eccessivo prezzo di acquisto, paria a 3,80 euro al metro cubo, che li costringe a rivendere un cairco d’acqua a 120 euro acui vanno aggiunti i rincari del carburante e l’usura degli stessi mezzi. I padroncini minacciano ora lo stop delle autobotti perché stanchi di avere un margine basso di guadagno e nel contempo di subire gli improperi dei cittadini che ritengono eccessivo il prezzo di fornitura. Le ripercussioni sarebbero gravi perché impedirebbe a tante famiglie di ricevere acqua nei giorni in cui si verificano disservizi. Caltaqua ha rimandato all’Ati idrico la competenza sulle tariffe.

«I privati – dice il sindaco – garantiscono un servizio indispensabile per le famiglie quando si verificano interruzioni idriche e non possiamo rischiare che il trasporto venga sospeso. Per questo ho sollecitato in diverse occasioni un confronto con l’Ati Idrico per trovare soluzioni condivise. Il silenzio di quest’ultima non è accettabile. Tornerò a chiedere un incontro urgente».