Gela, chiusura terapia intensiva Covid. Sindaco e giunta: si trovi rapida soluzione per riapertura
di Redazione
«Stiamo parlando di pazienti intubati le cui condizioni sono estremamente delicate e che, anche qualora il trasferimento dovesse avvenire in condizioni ottimali, sarebbero comunque a rischio lungo il tragitto in ambulanza o in elisoccorso». Lo scrive il sindaco, Lucio Greco, in una nota congiunta con gli assessori, il presidente del consiglio comunale e della commissione Sanità in merito alla chiusura della Rianimazione a causa del cluster di positivi. «Comprendiamo – scrivono – la posizione dell’Asp, sappiamo che sono stati valutati i pro e i contro e che tutto dipende dal fatto che, di fronte a una Terapia intensiva da sospendere a causa della carenza di organico, si è dovuto propendere per quella che ha un numero inferiore di posti letto: Gela ne ha 8, Caltanissetta ne ha 20».
«Il nostro auspicio, però, è che si possano rapidamente valutare anche soluzioni alternative, ad esempio mediante il reperimento di personale medico e infermieristico proveniente da altre Asp e da altre province. Chiudere un modulo importante come quello di Gela riteniamo che debba essere l’ultima spiaggia. La priorità sono i pazienti, e questa emergenza va affrontata e risolta senza nuocere loro minimamente e senza creare disagi alle loro famiglie, già messe duramente alla prova dal fatto di non poter avere contatti con i propri cari. Non è una situazione facile per nessuno, e continueremo ad interloquire con l’Asp con lo spirito collaborativo di sempre. Un augurio, infine, a tutto il personale del reparto, affinché possa guarire presto e tornare operativo».