Gela, colpo di forbice al bonus 110 metterà in ginocchio imprese e lavoratori edili
di Redazione
«Un danno enorme all’economia del sud Italia e anche a quella locale». Peppe Di Cristina, dirigente del Partito democratico, commenta così le ultime indicazioni fornite dal governo rispetto alla disciplina del superbonus 110 per cento. Penalizzerà decine di aziende e lavoratori soprattutto realtà come quella gelese e più in generale nissena, nelle quali l’edilizia è uno degli assi portanti del lavoro e dell’economia. Come riportato ampiamente dai media un decreto legge approvato in consiglio dei ministri, blocca la cessione dei crediti di imposta a Regioni e Comuni. Secondo il governo, “c’è stata una lievitazione dei crediti senza controllo”, “a causa di una mancata pianificazione del governo precedente”. Secondo il vicepresidente del consiglio Antonio Tajani, la misura occorre per impedire “ulteriori danni al debito pubblico e ai cittadini”.
I dem, in provincia di Caltanissetta, hanno coinvolto decine di consiglieri comunali e si stanno mobilitando da Mussomeli a Gela.
L’idea è quella indurre enti e Regione ad acquistare dagli istituti finanziari crediti fiscali da utilizzare in compensazione diretta rispetto ai propri oneri.
«Così da permettere agli istituti finanziari sul territorio di ritornare ad acquistare dalle imprese edili locali, con crediti derivanti da lavori svolti sul territorio comunale», così riporta il testo di una mozione condivisa da diversi consiglieri comunali nel nisseno.
«Sono a rischio – dice Di Cristina – lavoratori e aziende del settore edile e grave che accada in un periodo come questo». Gli esponenti locali del Pd, a partire da Di Cristina, hanno già preso contatti sia con il gruppo all’Ars che con alcuni parlamentari della Repubblica.
«Anche in quelle sedi – conclude – saranno presentate delle nostre mozioni».