Dati confortanti sul fronte scuole ma il sindaco e l’amministrazione predicano prudenza. E attenderanno ancora. Nel pomeriggio si è svolta l’ennesima videoconferenza che Lucio Greco ha richiesto all’Asp per analizzare i dati appena giunti dallo screening scolastico e valutare se emanare una nuova ordinanza per riaprire le scuole prima del 31 gennaio, giorno in cui scade l’ordinanza sindacale attualmente in vigore e che lascia chiusi tutti gli istituti di ogni ordine e grado. In realtà quelli sui quali potrebbe decidere il Comune sono nidi, materne, elementari e primo anno di media. Ma Greco pretende un’ulteriore interlocuzione. All’incontro hanno preso parte gli assessori Cristian Malluzzo (Istruzione), Nadia Gnoffo (Solidarietà), il vicesindaco, Terenziano Di Stefano e i rappresentanti della commissione consiliare Sanità. I numeri che arrivano dal drive in di contrada Brucazzi, dal 22 gennaio a oggi, riscontrano 1200 tamponi effettuati in ambito scolastico di cui solo 5 positivi. E tra questi non c’è nessun alunno. Di conseguenza, si potrebbe riaprire in tutta sicurezza anche domani. Ma Greco e i vertici dell’Azienda Sanitaria hanno deciso di attendere ancora qualche giorno, ossia fino al 31 gennaio, e di confrontarsi di nuovo giovedì mattina.
L’Asp ha evidenziato come la curva epidemiologica sembri finalmente in fase di assestamento, e quella che riguarda il mondo della scuola quasi inesistente: è risultato positivo solo lo 0,4 per cento dei tamponi. Il problema, però, è che solo un quarto dei convocati, ovvero 1200 su 4500, ha risposto alla chiamata, sottoponendosi allo screening. Molti genitori, nonostante i numerosi appelli, hanno deciso di non accompagnare i figli. Quindi i dati in possesso riguardano uno screening parziale, che serve ad avere un’idea della situazione generica, non dettagliata e precisa. Da qui la decisione di prendere ancora qualche giorno e riaggiornarsi. Anche perché dal primo febbraio dovrebbero riaprire anche le superiori, sebbene al 50 per cento dei presenti.