Gela, concorso per 33 medici avviato dall’Asp per sopperire alle gravi carenze di organico
di Redazione
Al via la procedura concorsuale indetta dall’Asp per ricoprire i posti vacanti all’interno dell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela. Sono 33 i posti a concorso per medici da destinare 7 in Cardiologia, 2 in Ginecologia, 3 in Malattie infettive, 3 in Ortopedia, 5 in Urologia, 1 in Ematologia, 2 in Medicina Trasfusionale, 3 in Neurologia, 3 in Radiologia, 3 in Anatomia patologica e 1 per la Terapia del dolore. Lo comunica la direzione generale dell’Asp.
A differenza di altre procedure adottate in passato, in questo caso la scelta dell’azienda è stata quella di focalizzare l’attenzione solo sul presidio di Gela anche per superare una difficoltà ricorrente vissuta in precedenti concorsi dove i vincitori, di fronte alla la possibilità di optare tra più sedi, sceglievano spesso altri luoghi disponibili. In questo caso si concorrerà solo per Gela. Contestualmente sempre solo per Gela si concorrerà per la copertura di quattro direzione di UOC ancora vacanti o dove i responsabili hanno incarico temporaneo.
«Può essere definita una misura speciale per Gela e il territorio che ha nell’ospedale Vittorio Emanuele un importante riferimento. L’auspicio è che attraverso queste procedure si possa dare vita ad una progressiva azione di consolidamento e rilancio non solo del presidio ospedaliero, ma dell’intero bacino a cui abbiamo associato anche significativi interventi infrastrutturali» dice Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute.
«Una scelta condivisa con l’assessorato alla Salute – afferma Alessandro Caltagirone, direttore generale dell’Asp – per porre attenzione alle esigenze del presidio di Gela, in linea con la volontà dell’azienda sanitaria provinciale di potenziare e implementare le attività assistenziali di questo presidio. Sono in itinere anche altri concorsi per i quali tra le disponibilità vi era già il presidio di Gela ed è possibile che riusciremo ad attingere risorse anche da queste selezioni già in corso, ma di certo questo grande bando è un segnale di attenzione importante: la dimostrazione che come Asp consideriamo Gela un presidio fondamentale e tale reclutamento rappresenta un’opportunità concreta per la crescita e lo sviluppo sempre maggiori dell’offerta sanitaria del Vittorio Emanuele».