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SALUTE | Vertice

Gela, corsa contro il tempo per quota 80 per cento di vaccinati entro fine mese. Focus sul futuro dell’ospedale


di Redazione

Gela, corsa contro il tempo per quota 80 per cento di vaccinati entro fine mese. Focus sul futuro dell’ospedale
attualità
16 Set 2021

Mancano all’appello 6.757 cittadini per raggiungere il target dell’80 per cento della popolazione vaccinata. E si dovrà procedere in fretta: alla media di 400 nuovi vaccinati al giorno entro il 30 settembre. Una corsa a ostacoli, difficile. Ma l’imperativo è quello di riuscirvi. È emerso dal tavolo tecnico da poco concluso in municipio. Erano presenti i vertici della direzione strategica dell’Asp e del Comune. In rappresentanza dell’amministrazione erano il sindaco, Lucio Greco, e l’assessore alla Salute, Nadia Gnoffo. Con loro anche il presidente della commissione Sanità, Rosario Trainito. La riunione ha rappresentante l’insediamento effettivo del tavolo tecnico – sanitario attraverso il quale i vertici Asp e gli amministratori comunali si confronteranno e aggiorneranno periodicamente. Primo focus sui vaccini. C’è l’obiettivo dell’80% da centrare entro 15 giorni, e Comune e Asp opereranno in sinergia per individuare strategie e avviare iniziative capaci di arrivare a sensibilizzare chi ancora, per i più svariati motivi, non si è vaccinato.

«Fondamentale, in questa fase – dicono sindaco e assessore in una dichiarazione congiunta – sarà riuscire a dar vita alla cosiddetta vaccinazione di prossimità: non i cittadini che si recano all’hub, ma i medici che vanno verso di loro. Ci saranno delle postazioni mobili in città, nei luoghi maggiormente frequentati come il mercato settimanale o le piazze, e lì la gente potrà fare le proprie domande, togliersi gli ultimi dubbi e anche vaccinarsi, se vorrà. È essenziale che si comprenda che solo in questo modo possiamo tornare tutti alla normalità e lasciarci questo brutto incubo alle spalle».

Riflettori accesi anche sull’ospedale Vittorio Emanuele.

«Abbiamo chiesto – dicono – un incontro operativo al direttore sanitario Luciano Fiorella direttamente all’interno dell’ospedale, così da avviare una ricognizione di tutti i reparti, confrontarci con i primari e discutere le criticità di ogni settore, così da poter intervenire in modo rapido e concreto. La direzione dell’Azienda Sanitaria ha accolto positivamente la nostra proposta, e l’incontro sarà fatto a breve. Per quanto riguarda la Terapia Intensiva, ci è stato assicurato che si stanno completando le indagini della Soprintendenza, poi si procederà con la convocazione di una conferenza di servizi finalizzata all’avvio dei lavori finanziati da Eni».

Greco e Gnoffo hanno chiesto informazioni anche sul nuovo Pronto Soccorso, fermo anch’esso per consentire gli accertamenti della Soprintendenza, e sul Pronto Soccorso Infettivologico. In questo caso, le notizie sono buone: i lavori edili sono stati ultimati, e non appena sarà installata la Tac si potrà mettere in funzione l’intera struttura.

Infine, i concorsi per rimpinguare il personale sanitario. Domani, infatti, scadono i termini per la presentazione delle domande per i concorsi per i reparti di urologia, neurologia, neuropsichiatria infantile e psichiatria e ci si è lasciati, questa sera, con l’impegno di rivedersi la prossima settimana, in primis per un aggiornamento su questo punto. Gli amministratori gelesi hanno chiest una equa distribuzione del personale medico in tutta l’Asp, per coprire i posti in cui si registrano carenze croniche, evitare chiusure di reparti e garantire tutte le attività e i servizi del Vittorio Emanuele.

A proposito di chiusure, i vertici dell’Azienda Sanitaria hanno ribadito che Neurologia non chiuderà e che hanno assicurato al reparto due medici più quello che già vi operava, per un totale di tre unità.


Redazione
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