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Gela: da 2 a 40, pazza idea per il comune


di Redazione

2 Set 2023

Saranno due o quaranta? O la via di mezzo (11) come nel 2015? Appena 7 mesi, poco più, e conosceremo nomi e schieramenti per la pazza corsa al seggio più ambito e scomodo del palazzo municipale.

La prima domanda riguarda l’attuale inquilino, Lucio Greco: si ricandida? Il futuro non sembra ancora a fuoco, dipenderà dai prossimi mesi, crisi finanziaria compresa, ma se dovessimo scommettere un euro, lo lanceremmo sul «sì». La politica si compie mentre le giornate trascorrono tra annunci sensazionalistici di cose o fatti banali e attacchi trasversali.
Per chi come chi scrive, inizia a credere nel Karma, probabilmente, la collettività inizia a pagare il male e l’odio perpetrato su alcune personalità politiche del passato. Dall’ex sindaco Domenico Messinese, gettato fuori da Palazzo di Città con il metodo medievale dell’ordalia sotto forma di sfiducia, all’ex fondatore del Megafono, Rosario Crocetta, odiatissimo in città e poi perchè? Per le sue battaglie per la legalità o per il successo politico inarrivabile per molti, anzi per quasi tutti? Senza dimenticare Filippo Collura e Angelo Fasulo, odiati prima e oggi quasi rimpianti.
Così la città naviga a vista sulle acque di una fase amministrativa, sociale e culturale pessima, tipica di chi dopo aver messo la testa sotto la sabbia per troppo tempo vede i problemi di ieri diventare oggi montagne insormontabili.
La criminalità, la sicurezza stradale, gli incendi dolosi, la stasi amministrativa degli uffici comunali, il disinteresse delle istituzioni, l’assenza di identità dei cittadini, il lassismo delle nuove generazioni, lo spopolamento, la debolezza economica e l’incapacità di saper fare, forse tra i tanti il più grave dei problemi. A cui si uniscono oggi l’assenza di un apparato burocratico e una crisi finanziaria travolente.

Chi, oggi, è così coraggioso (o folle) da provarci? Tramite i rumors (o se preferiamo, u “curtigghiu”), sappiamo che sono una quarantina le personalità potenzialmente proponibili: spaziano dai professionisti della politica al mondo delle professioni, dall’impresa al sindacato, tutti potenzialmente pronti o se vogliamo, disponibili ad accettare la sfida elettorale in caso di un coinvolgimento diretto. Detto del sindaco uscente, Lucio Greco, alle sue spalle si staglia la figura dell’ex vice, Terenziano Di Stefano. Sempre nell’area… diciamo moderata di centrodestra, potrebbero essere coinvolti (ma non è detto che accettino la candidatura) Gaetano Trainito, già consigliere, attuale presidente del Club Nautico o in suo luogo il figlio, Rosario, attuale capogruppo di Forza Italia. E ancora il consigliere e campione di consensi (820 nell’ultima tornata) Salvatore Scerra. Un passetto di lato e in questa possibile schiera di papabili spunta il nome di Gabriele Pellegrino, attuale front man in consiglio comunale della Nuova Democrazia Cristiana. Tra i cuffariani, accreditati a Palermo di possibile investitura (l’assegnazione del sindaco di Gela dipenderà anche dalle logiche spartitorie regionali), non vanno trascurati i nomi di Natino Giannone, coordinatore provinciale e Peppe Licata, altra figura di peso dell’area.

A sinistra scaldano i muscoli l’ex parlamentare regionale Miguel Donegani e l’ex direttore generale della Provincia, Piero Lo Nigro. Un passo accanto a loro non nascondono ambizioni Gian Paolo Alario, primario ospedaliero, Giuseppe Fava, ex presidente del consiglio comunale, Guido Siragusa, l’ex segretario cittadino Pd. Più defilato Peppe Di Cristina, ex segretario provinciale, potenzialmente in corsa per la segreteria regionale. Ma tra tutti questi «ex» vuoi vedere che salta fuori il nome di un outsider?

E qui, nella categoria «belli e possibili», ci sentiamo di inserire Virginia Farruggia, Alessandra Ascia e Simone Morgana. Qualcuno avrebbe persino scomodato i pensieri ipotizzando una Ketty Damante candidata, ma la senatrice ha già un ruolo importante (e pure strategico per il territorio) a Palazzo Madama. Poi ci sono gli imprenditori, quelli che svegli e pragmatici, potrebbero dire la loro e imprimere un cambio di passo. In questo gruppo ristretto inseriamo Maurizio Melfa, che a domanda precisa ebbe a rispoindere «mai dire mai» (per lui sarebbe la terza volta in tre consecutive tornate elettorali) e Gandolfo Barranco, nuova stella polare del mondo locale delle imprese, con sogni politici coltivati in gioventù. Al quale, però, al momento, ci risulta che nessuno abbia chiesto un impegno per le amministrative di primavera. Ma lo faranno presto. Ne siamo certi.

Alla voce «papabili» inseriamo d’ufficio Emanuele Maganuco, avvocato, già candidato alle ultime politiche, Salvatore Scuvera, attuale coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Ignazio Giudice, sindacalista di primo piamo della Cgil Siciliana, Pino Federico, già parlamentare regionale, uscito un po’ sgualcito dalle ultime battaglie, ma pur sempre con la solita barca di voti di preferenza al seguito e Rosario Caci, coordinatore provinciale Mpa e anche lui, come Federico, tra i mister tremila preferenze e oltre che la città può vantare. Poi, a cavallo tra la sfera politica e quella della società civile, potremmo annoverare l’ex consigliere comunale Massimo Catalano, il presidente del Casag, Filippo Franzone, l’ex assessore Eugenio Catania, forte del sempre verde “Gela Brainstorming” e l’ex assessore Valentino Granvillano.

In Fratelli d’Italia accreditano anche il capogruppo, Vincenzo Casciana, mentre nella Lega circola il nome di Emanuele Alabiso.

Quello di Francesco Trainito, che i più associano alla guida della Confcommercio più che alla parentesi da ad Ghelas Multiservizi, è un nome da non sottovalutare, al pari di quello di Vincenzo Cirignotta, ex di tante sigle e tanti ruoli politici, che però si ritrova in famiglia un potenziale candidato, Enzo Pepe, coommissario cittadino di Forza Italia. E ancora Giuseppe Spata, Sandra Bennici e Antonio Cuvato, militante storico del Movimento 5 Stelle. E i giovani? Angelo Fasciana di “Generazione Gela”, molto apprezzato tra i coetanei, consapevole del supporto di tanti ragazzi della cosiddetta Movida impegnata, tra gioventù e impegno, stesso ambito del più navigato ed esperto Totò Incardona attuale assessore allo Sport. E Stefano Scepi di «Rinnova». Dimentichiamo Totò Sammito? No, mai. Pure lui è della mischia. Come anche Salvatore Di Tavi, ex direttore della Posta Centrale, forzista della prima ora.

Chiudiamo con un gioco. E se fosse un giornalista a dover portare sulle spalle il peso della redenzione per questa città dolente? D’Emblée ci vengono in mente i nomi del giovane Domenico Russello e dei più esperti, Filippo Guzzardi e Jerry Italia, quest’ultimo, protagonista di una sorta di challenge a distanza con l’attuale inquilino del palazzo. E se fosse un giornalista a salvare il comune? Consentiteci un sorriso affettuoso e lasciateci un pensiero. Tra dubbio e certezza.

(Gengè Moscarda*
*pseudonimo)

P.S. Nella grafica, di facce, ce ne entravano solo 22. Alcuni, i più probabili, li abbiamo scelti. Per gli altri abbiamo tirato a sorte. Ci scuseranno gli esclusi che però citiamo con piacere nell’articolo.


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.