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RAPINA | Rsa Caposoprano

Gela: «Dammi i soldi», bandito punta la pistola in faccia all’operatore del turno di notte. Poi fugge in scooter


di Redazione

Gela: «Dammi i soldi», bandito punta la pistola in faccia all’operatore del turno di notte. Poi fugge in scooter
cronaca
26 Ott 2020

«Dammi i soldi, dove sono i soldi?» Dev’essere stato terribile per l’operatore del turno di notte vedersi parare di fronte un ragazzo alto e di carnagione scura, con il volto parzialmente coperto da un cappuccio, il braccio disteso e la pistola con la canna puntata pericolosamente contro la sua faccia. La vittima, a quanto emerge, sarebbe un dipendente di circa 45 anni, che si trovava alla porta d’ingresso. Per fortuna vittima e rapinatore hanno mantenuto la calma l’assalto si è concluso con la consegna di un borsello e di pochi spiccioli contenuti in un cassetto. Ora sull’episodio indagano i Carabinieri del Reparto territoriale. E l’indagine viene condotta con l’impegno massimo perché stavolta i rapinatori si sono spinti un po’ oltre. Non una pizzeria o un tabaccaio, bensì un luogo di cura, dove vengono assistiti anziani e persone fragili: l’Rsa Caposoprano. Un brutto episodio, avvenuto in settimana, nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi e tenuto per qualche giorno sotto il massimo riserbo dagli stessi investigatori.

Non sappiamo se l’indagine dei Carabinieri si intersechi con quella della Polizia. Gli agenti del Commissariato, infatti, in quelle stesse ore, mandavano dietro le sbarre Piero Francesco Frazzitta, 21 anni, al quale vengono accollate una mezza dozzina tra furti e rapine, tra cui la spaccata al bar tabacchi «Il caffè Borghese» di via Bresmes.

Ma in Rsa hanno agito in due, non un solitario, nel modus operandi tipico di Frazzitta. Quindi ad agire potrebbero essere stati altri malviventi.

Lo «scuro» con la pistola in pugno aveva infatti un complice. Insieme – secondo quel poco che filtra – in sella a uno scooter, avrebbe raggiunto la struttura sanitaria. Poi quello alto e scuro si è parato davanti alla porta dell’Rsa e nella penombra ha fatto cenno al dipendente di aprire. Quando oramai era troppo tardi l’operatore si è trovato davanti un giovane con la pistola, che gli ha chiesto “i soldi” con accento marcatamente gelese. Poi è fuggito con il complice, forse verso via Francia. Per fortuna si è accontentato del borsello e degli spiccioli.

L’indagine parte non senza difficoltà. Ci sarebbero solo la testimonianza del dipendente rapinato e la deposizione dei responsabili dell’Rsa, convocati in caserma nelle ore successive. Al momento della rapina era presente solo il personale del turno di notte.

I carabinieri hanno già acquisito le registrazioni delle telecamere interne ed esterne. Bisogna capire se al momento dell’irruzione erano tutte funzionanti e hanno una definizione tale da poter identificare lo scooter e quindi il suo proprietario.

Sempre in zona – a Caposoprano – in quelle stesse ore, due balordi armati facevano irruzione in una pizzeria. Poi desistevano per l’arrivo del pizzaiolo e di un cameriere, in soccorso alla cassiera vittima della tentata rapina.

Potrebbero essere stati lo «scuro» e il complice che hanno agito in Rsa.


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.