Gela: diesel euro 5 e 6, dall’olio vegetale al biocarburante. Raffineria sempre più strategica
di Redazione
Il carburante vegetale Hvo di Eni può essere utilizzato sui motori diesel euro 5 ed euro 6 con una riduzione di emissioni a vita intera del 90 per cento. Lo afferma l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, sottolineando che l’azienda “lavora anche sull’elettrico, che ha una penetrazione molto bassa, ma non possiamo pensare che il diesel possa sparire, non è così”. “Il biocarburante – aggiunge – permette all’industria attuale di andare avanti con la sua compenentistica e dare competitività a un’industria fondamantale per l’Italia. Quando si parla del fututro dell’energia – ha sottolineato – dobbiamo mettere l’elemento di sostenibilità ambientale in modo razionale puntando non solo su una tecnologia, ma anche sulla sicurezza energetica basata sui vettori di oggi, e la competitività delle aziende per non atrofizzarle”.
“Abbiamo investito quasi 8 miliardi negli ultimi 8 anni in nuove tecnologie proprietarie – ha detto l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi a ‘Lombardia 2030’ – e abbiamo aperto 7 centri di ricerca in Italia, di cui 2 in Lombardia a Milano e Mantova, passando in tutto da 150 a 1.500 ricercatori”. “Abbiamo all’attivo – ha aggiunto – oltre 7.500 brevetti, che soptattutto in Lombardia riguardano la mobilità sostenibile attraverso i biocarburanti, prodotti che non sono in conflitto con il cibo”. Trattandosi soprattutto di “arbusti oleosi come il ricino che crescono in zone senza acqua”. “Le bioraffinerie di Gela, Venezia e in futuro a Livorno – ha concluso – consentono di utilizzare l’olio vegetale e non il petrolio che non abbiamo, per ricavare anche biogas”.