Gela dimenticata, treni lumaca e orari impossibili. Comitato avvia raccolta di firme
di Redazione
Per accorgersi dei servizi ferroviari vergognosi della città di Gela e del suo hinterland ci voleva un parlamentare di Sciacca, Michele Catanzaro, del gruppo Pd (ma questo è un dettaglio). Stranezze della nostra terra, quelli della provincia dove sono? Così, stamane, l’onorevole dem, ha preso carta e penna e si è occupato degli studenti e dei pendolari «dimenticati». Quelli di Gela e Campobello, di Canicattì e Licata. Persone trattate peggio che nel Terzo Mondo: tempi e modalità per raggiungere, ad esempio, l’università di Palermo o le sedi di lavoro di Caltanissetta sono deprecabili, quasi offensive. Treni a orari sballati, tempi di percorrenza biblici e… domenica e festivi? Cancellati.
Questo tocca alle centinaia di studenti, insegnanti, poliziotti, medici e infermieri, solo per citare alcune categorie costrette a usare l’auto propria. Perché, anche a voler optare per il pullman, orari e tratte sono anch’esse scoraggianti.
«Il diritto allo studio è strettamente connesso a un sistema di trasporti che garantisca la mobilità di chi deve raggiungere la sede di Palermo in tempo utile per seguire le lezioni» dice l’onorevole Catanzaro.
«Il governo regionale – afferma – ha il dovere di intervenire presso i vertici delle Ferrovie dello Stato affinché vengano garantiti il miglioramento dei collegamenti ferroviari, modificando, se necessario, gli orari dei treni o istituendo nuove tratte».
Il parlamentare fa sua la petizione promossa dal Comitato pendolari della tratta ferroviaria Gela – Caltanissetta – Xirbi e sottoscrive un’interrogazione sollecitando un intervento dell’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone.
«L’attuale servizio – dice Catanzaro – garantito da Trenitalia nel territorio delle province di Agrigento e Caltanissetta non è in grado di soddisfare le esigenze di mobilità degli studenti universitari e di tanti lavoratori pendolari. In particolare, la criticità riguarda gli utenti dei comuni di Licata, Campobello, Ravanusa, Canicattì e Gela, un bacino di utenza di circa 250.000 abitanti impossibilitati a utilizzare il servizio regionale di trasporto ferroviario poiché la tratta interessata, la Gela-Caltanissetta, nei giorni festivi è chiusa mentre nei giorni feriali il primo treno, in partenza da Modica, arriva a Palermo alle 10.20, fuori fascia pendolari, a lezioni universitarie abbondantemente iniziate. L’unica alternativa esistente – prosegue – sarebbe la tratta Agrigento – Palermo dalla stazione di Aragona Caldare che, tuttavia, si trova a circa 80 chilometri da Gela, 60 da Licata, 40 da Ravanusa e Campobello e 25 da Canicattì. È necessario – conclude il parlamentare Pd – intervenire per sollecitare l’istituzione di una tratta Gela-Palermo che consenta l’arrivo nel capoluogo entro le 8.30 del mattino e la modifica degli orari della Gela-Caltanissetta affinché sia fruibile anche nei giorni festivi».
Sperano, i pendolari di Gela e dintorni, che l’iniziativa dell’onorevole Catanzaro, possa trovare ascolto.