Gela piange uno sei suoi figli più illustri. È venuto a mancare Giovanni Chiaramonte, gigante della fotografia contemporanea. Aveva 75 anni. La notizia è stata pubblicata pochi minuti fa dal Corriere della Sera. Doveva esserci anche lui, oggi, all’Adi Design Museum di Milano, a inaugurare la mostra che aveva curato con tanta passione, Fotografia alla carriera. Omaggio della fotografia italiana ai maestri del Compasso d’Oro. Con Michele Nastasi aveva contattato i più grandi, come lo era lui, del resto. Li aveva convinti a partecipare al progetto, e il risultato è una raccolta di 151 immagini in formato poster. Nato a Varese, da genitori siciliani, non aveva mai dimenticato la sua terra d’origine e la città di Gela. Nel 1961, a Milano, aveva concluso gli studi filosofici per poi dedicarsi alla sua grande passione: la fotografia.

«Il suo percorso – scriveva recentemente Gianluigi Colin accompagnando un inserto del Corriere – è quello di un Realismo infinito, cioè esperienza e rappresentazione di ciò che è presenza dell’uomo nel suo essere spazio. Animato da una forte spiritualità, Chiaramonte costruisce un intenso racconto dove la fotografia è viaggio interiore, meditazione, riflessione sul senso dell’esistenza».

Lascia un vuoto incolmabile nel mondo dell’arte fotografica e più in generale nello scenario culturale italiano.