Assolti dal tribunale tre imprenditori del settore ortofrutticolo per i quali parte dell’impianto accusatorio era già andato in prescrizione. Due gelesi, a capo, in tempi diversi, di un’azienda operante nel settore ortofrutticolo, erano finiti sotto processo per il reato di truffa. Con loro era stato accusato un terzo imprenditore, vita e lavoro a Siracusa. I pm avevano sospettato il più classico dei raggiri ai danni di una nota compagnia di assicurazioni. Tra le due aziende, legate da rapporti di commercio, si era generato un buco di oltre un milione di euro. Somma che avrebbe dovuto essere ripianata da un istituto di assicurazioni, in virtù di una polizza fidejussoria. Peccato che nel corso di un’indagine, scattata su denuncia della stessa compagnia, era emersa la falsità della polizza.
Così i tre si erano visti rinviati a giudizio.
Gli avvocati, nel corso del dibattimento, hanno ricostruito l’intera vicenda, dimostrando che il rapporto tra le due imprese era reale e che se la polizza fidejussoria falsa non poteva essere in alcun modo attribuita alle due aziende, semmai da chi l’aveva loro proposta e fatta firmare.
Nell’udienza decisiva, ieri, davanti al Tribunale di Siracusa, il pubblico ministero aveva chiesto la condanna dei tre imprenditori. Il giudice invece, aderendo alle tesi proposte dagli avvocati difensori, Joseph Donegani ed Emanuele Maganuco per i due gelesi e Umberto Di Giovanni per l’imputato siracusano, ha mandato tutti assolti, applicando la prescrizione per le ipotesi di reato più remote.
La compagnia di assicurazioni si era costituita parte civile.