Gela: «Favorire bici e pedoni, non si torni all’uso selvaggio e incontrollato delle autovetture»
di Redazione
«Lo stato di emergenza creato dalla pandemia da Covid 19 ha portato ad una concreta modifica delle abitudini quotidiane della popolazione. Il blocco totale della mobilità delle persone ha evidenziato un aspetto troppo spesso passato in secondo piano: la stretta correlazione esistente fra il particolato fine, derivante dall’incontrollato traffico automobilistico in città e lo stato dell’ambiente e della salute della popolazione». Lo scrive Simone Morgana, presidente della Fiab di Gela. «I dati scientifici – rileva il rappresentante locale della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – hanno evidenziato come la presenza del particolato fine accelera la trasmissione del virus. Dopo oltre un mese di quarantena dai primi di maggio si inizierà la fase 2 dell’emergenza, dove la gestione della mobilità delle persone sarà fondamentale. A livello nazionale tutti i comuni, sulla base di indicazioni date anche dalla Fiab, stanno approntando un sistema di mobilità che assicuri l’abbattimento dei livelli inquinanti ed il distanziamento sociale. Sarà un momento fondamentale e quello che va evitato è la corsa alle auto, nella convinzione di essere protetti. Sappiamo che la soluzione per proteggerci dal virus sarà cambiare il nostro modo di muoverci, rinunciando all’automobile, che permette la trasmissione del virus, scegliendo di andare a piedi o in bicicletta. Con questa consapevolezza abbiamo trasmesso all’amministrazione comunale una proposta concreta per creare una immediata Rete di Mobilità di Emergenza, condividendo la proposta anche con la commissione sviluppo economico del Comune di Gela. La proposta prevede la creazione di corsie ciclabili temporanee con sottrazione dello spazio stradale alle auto; prevede di istituire sensi unici eccetto bici in modo da favorire la circolazione delle biciclette; prevede la pedonalizzazione del Corso Vittorio Emanuele e la trasformazione di interi assi viari in itinerari ciclo pedonali dove si favoriscono pedoni e ciclisti; permette di riguadagnare lo spazio pubblico in favore delle persone, garantendo anche ai commercianti di occupare porzioni di strada in modo da garantire maggiore presenza di persone nel rispetto del distanziamento. Prevede di creare parcheggi scambiatori e di incentivare i punti di noleggio bici a pedalata assistita. Tornare all’auto selvaggia significherebbe distruggere i risultati della quarantena, perché sappiamo bene come i livelli di inquinamento siano causa di trasmissione del virus. Abbiamo proposto soluzioni concrete per tutelare la salute dei cittadini, convinti che l’amministrazione saprà cogliere le utili indicazioni elaborate con la nostra proposta».