L’arte entra in carcere e diviene strumento di risarcimento per la persona e la società intera. È l’obiettivo raggiunto dai Laboratori di Arteterapia per la Giustizia e la Bellezza di Comunità realizzati all’interno della Casa Circondariale di Gela e in corso al Circolo ARCI “Le Nuvole” grazie al progetto Fuori Le Mura, finanziato dalla Fondazione Con il Sud e guidato dalla cooperativa catanese Prospettiva Futuro, in collaborazione con l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (Uepe) di Caltanissetta-Enna. Le attività di arteterapia guidate dallo psicoterapeuta espressivo Giovanni Quadrio e dall’artista Luigi Giocolano, con il supporto della mediatrice penale Selenia Campanaro, hanno permesso ad un gruppo di undici detenuti del carcere di Gela di sperimentare la trash art e realizzare una splendida scultura da donare alla città.
Stamane nella sede Arci “Le Nuvole” di Gela, l’amministrazione comunale ha ricevuto l’opera d’arte e annunciando l’area della città nella quale sarà esposta con il fine di riqualificare una zona urbana degradata. Nel corso dell’incontro inoltre sono state illustrate le finalità risocializzanti dei laboratori che stanno proseguendo e daranno vita ad un’ulteriore opera d’arte che contribuirà anch’essa a regalare bellezza alla città. Il dibattito ha visto l’intervento di Rosanna Provenzano, direttore Uepe Caltanissetta, Domenico Palermo, responsabile del progetto Fuori Le Mura, Luciana Carfì, presidente del circolo Arci “Le Nuvole” di Gela, dallo psicoterapeuta espressivo Giovanni Quadrio e dall’artista Luigi Giocolano. Parteciperà all’incontro il sindaco, Lucio Greco, la prefetta Chiara Armenia, il presidente del tribunale, Roberto Riggio, il procuratore, Fernando Asaro, Renata Giunta, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Caltanissetta, Emanuele Ricifari, questore di Caltanissetta, la direttrice della Casa Circondariale di Gela Cesira Rinaldi, l’assessora ai Servizi sociali di Gela Nadia Gnoffo, la presidente dell’Ordine degli avvocati di Gela Mariella Giordano e Rocco Guarnaccia, presidente della Camera Penale.